CRONACA
Tre casi di stalking. Fondamentale la denuncia da parte delle vittime
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Per circa 10 anni ha tempestato l’ex marito e la sua attuale compagna con sms, numerosissime lettere, pedinamenti ed appostamenti presso i luoghi che erano soliti frequentare. A causa delle persecuzioni del suo ex fidanzato, una donna è stata costretta a cambiare le sue abitudini di vita e tornare a vivere con i genitori. Due episodi di stalking che sono stati interrotti con la notifica del provvedimento di ammonimento, emesso dal Questore di Benevento, nei confronti degli autori, ai sensi dell’art. 8 del D.L. nr. 11 del 23 febbraio 2009.
Il fenomeno purtroppo è in espansione. Infatti, oltre ai suindicati provvedimenti amministrativi, una terza richiesta di ammonimento, per la gravità delle condotte poste in essere, ravvisandosi la fattispecie penale di cui all’art. 612 bis c.p., è stata trasmessa alla Procura della Repubblica. Qualora il destinatario del provvedimento di ammonimento del Questore continui a mantenere comportamenti analoghi a quelli che ne hanno determinato l’adozione, sarà denunciato d’ufficio all’Autorità Giudiziaria competente, ai sensi dell’art. 612 bis c.p., così come previsto dall’art. 8 del D.L. nr. 11/09 e che la pena della reclusione da sei mesi a quattro anni è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, nonché da soggetto già ammonito.
In questi casi fondamentale è la denuncia, che costituisce un momento determinante per una valutazione del rischio a cui va incontro la vittima e poter sfruttare gli strumenti di protezione previsti nella normativa di settore. Infatti l’unico modo per ritrovare la serenità è trovare il coraggio di denunciare, senza vergogna e senza imbarazzo.