Cittadini
Topi, serpenti e puzza di fogna, la vita “da serie B” dei residenti del lungosabato Bacchelli
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Un giardino curato, il prato sempre tagliato, rose e alberi potati e pieni di fiori. E’ il quadro perfetto di quello che, all’apparenza, sembrerebbe essere un quartiere modello. Ed invece dietro ogni rosa, ogni fiore e pianta che cresce nei piccoli giardinetti del Lungosabato Bacchelli, c’è la mano di alcuni privati cittadini. Persone che pur di mantenere nella decenza e nel decoro la propria abitazione, si sostituiscono alle istituzioni, pulendo, annaffiando e potando, nei giorni liberi, quel piccolo fazzoletto di terra davanti la porta di casa.
Una situazione che però non potrà durare a lungo, monta la rabbia dei residenti stanchi di vivere in totale isolamento e qualche volta di condividere la propria casa con animali di ogni sorta. Insomma a via Bacchelli e Via Iandoli i residenti si sentono di serie B.
Non solo degrado, ratti ed animali selvatici. Sul lungosabato anche l’aria si è fatta pesante. Dal fiume infatti risale un odore nauseabondo con cui i residenti sono costretti a convivere. Liquami, scarichi di fogna che si trovano a pochi metri dall’argine. “Siamo come animali in gabbia – ci racconta uno dei residenti – la sera non possiamo uscire per la puzza e per le zanzare che prosperano nel fiume”.
Quello che chiedono i residenti di Via Iandoli e Lungosabato Bacchelli è un intervento immediato delle istituzioni. “La pulizia di giardini e strade – spiegano – non possiamo farla sempre noi”.