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Saldi a Benevento. L’Unione Consumatori: “Occhio alle truffe”
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A dieci giorni dall’inizio dei saldi in città, arriva il vademecum dell’Unione Nazionale Consumatori per non incorrere in acquisti sbagliati e sconvenienti.
“Il 7 luglio a Benevento e in tutta la Campania – si legge nella nota inviata – inizieranno i saldi estivi e sarà subito caccia all’affare. Come ogni anno il nostro auspicio è di assistere ad una compravendita seria e responsabile e che Il meccanismo dei saldi sia certamente il più trasparente possibile. Ma per evitare raggiri – aggiunge l’associazione – è necessario anche il senso di responsabilità dei consumatori; ecco allora qualche consiglio utile per acquistare in modo consapevole e conveniente evitando di prendere il tradizionale “bidone”.
Questo il vademecum per i cittadini:
– Non farsi prendere dalla frenesia dell’acquisto e dal volere comprare a tutti i costi;
– è bene preferire i saldi di articoli venduti in pochissimi numeri e taglie, che sono quelli più seri e, generalmente, i più convenienti, trattandosi di merce residua di cui il negoziante ha interesse a disfarsi (per esempio, pochi numeri dello stesso tipo di scarpe);
– diffidare di chi apre un saldo dopo una vendita promozionale;
– per i capi di abbigliamento accertarsi che la composizione eventualmente dichiarata nel cartellino d’accompagnamento corrisponda a quella dell’etichetta vera e propria del prodotto;
– non comprare capi d’abbigliamento che non hanno l’etichetta di composizione e preferire quelli che hanno anche l’etichetta di manutenzione, ovvero le istruzioni per il lavaggio o pulitura, che è un riscontro affidabile di quella di composizione;
– preferire i prodotti di marca nota, che nel settore dell’abbigliamento danno più affidamento, ma fare attenzione alla veridicità del marchio esposto, perché vi sono marchi che imitano nelle fattezze o in qualche elemento quelli più noti;
– controllare sempre le taglie quando si tratta di un capo d’abbigliamento a due pezzi, se è venduto a prezzi stracciati e se non è ammessa la prova di indossabilità, poiché potrebbero essere due taglie diverse.
Inoltre, è utile sapere che i negozianti:
– sono responsabili del difetto del prodotto ai sensi dell’articolo 132 del Codice del consumo (D. Lvo n. 206/2005), che sia in saldo o che non lo sia;
– sono tenuti a sostituire il prodotto o rimborsare il prezzo ai sensi dell’articolo 130 dello stesso Codice, se c’è difetto grave e non riparabile;
– possono modificare l’operazione di cassa anche nei giorni successivi, in quanto il registratore ha il tasto per evidenziare sullo scontrino “eventuali rimborsi per restituzione di vendite”, come ha previsto l’articolo 8 del decreto ministeriale 30 marzo 1992 e una successiva circolare del ministero delle Finanze del 5 giugno 1992;
– sono obbligati ad accettare i pagamenti con carte di credito anche durante i saldi.
“Contrariamente a quanto pensano molti consumatori, – conclude il comunicato dell’Unione Nazionale Consumatori – va invece precisato che i saldi non riguardano necessariamente tutta la merce del negozio, ma quella a saldo deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella di prezzo normale”.
“In questo caso, oltre al prezzo di vendita va indicata la percentuale di sconto ma nessuna norma prevede un minimo di sconto, che è completamente libero e può essere anche “sottocosto” senza osservare le relative regole”.