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Viene giù la neve, si profila l’apocalisse: l’Eternauta a Benevento
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La Benevento magica – capace di incantare perché ricoperta di uno spesso velo virgineo – che è possibile visitare nel video sul nostro sito serve davvero a stemperare un po’ il clima. Rigido, incredibilmente rigido.
Solo leggere per credere. Magari l’ordinanza emessa oggi dal comune cittadino: nella serata di giovedì 2 febbraio, poco dopo le 21, a Benevento “ha iniziato a nevicare con successiva posa della neve sul fondo stradale ed oltre, in anticipo rispetto alle previsioni fornite”.
(Il 28 ottobre dello scorso anno è stata simulata una alluvione in città, con una esercitazione che le note stampa diffuse dagli organismi interessati hanno dato per perfettamente riuscita. La controprova non c’è, perché di alluvioni manco a parlarne. E speriamo sia sempre così.
La prossima volta, suggeriamo, va simulata una maxi-precipitazione nevosa. Con l’augurio che si verifichi ogni tanti anni)
In anticipo?
D’ inverno fa freddo, piove e talvolta nevica. In misura maggiore o minore, comunque un’evenienza possibile. In questo caso, addirittura, delle avversità atmosferiche si parlava da giorni e giorni. E siamo costretti a leggere della sorpresa venuta dall’anticipo sui tempi: ma la forza di una organizzazione è nella organizzazione già data, non in quella che si mette – lentamente – in movimento dopo.
Sicuramente chi in queste ore sta muovendosi lo sta facendo nel migliore dei modi. Della buona fede e dell’operatività sul campo a cose fatte non si dubita. Ma, appunto, leggere aiuta sempre. Prendete la citata ordinanza. Le scuole cittadine, “in caso di prosecuzione della perturbazione atmosferica resteranno chiuse anche per la giornata di lunedì 6 febbraio”. Ma che costava chiuderle direttamente? Perché non assumere una responsabilità decisa? E che interpretazione dare alle parole? E’ perturbazione, per esempio, l’eventuale pattinaggio su ghiaccio cui si potrebbe andare incontro?
La neve come l’apocalisse. E ci limitiamo a leggere, come sempre: monnezza da tenere in casa, energia elettrica mancante in zone periferiche e contrade, variazioni delle corse degli autobus urbani (quando passano). L’invito, reiterato da comune e prefettura, e chiunque altro: restate in casa, mettetevi in moto solo se necessario. Facile.
Chi ha letto Breccia ed Oesterheld riuscirà a decodificare il senso della nevicata: la ‘luccicanza’ del cielo notturno davvero risveglia i timori dell’Eternatuta. Sulle tavole di china della nevicata argentina cresce progressivamente l’angoscia, qui lo sconforto.
Leggiamo, ancora. Il mondo è degli automobilisti, per esempio. “Gli interventi ordinari di ripristino della viabilità pedonale saranno posticipati ai prossimi giorni”. Un genitore di 74 anni ed uno di 88, che hanno vissuto la sventura della mancata spesa quotidiana e della lontananza dei figli, che faranno? Non potendo sedersi su quattro ruote e correndo il rischio di venir giù da un marciapiede (“…viabilità pedonale…”) per il ghiaccio, saranno nutriti dai servizi sociali del comune?
La gestione dell’emergenza è un parametro di verifica dell’affidabilità nel comando: in sede di pianificazione e operativa. Benevento non è Mosca, né Alice Springs: ma la consuetudine al disagio non giustifica la totale desuetudine allo stesso.