CRONACA
Benevento, apposti i sigilli alla discarica di Piano Borea
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Il Nucleo Investigativo della Polizia Ambientale e Forestale del Comando del Corpo Forestale di Benevento, agli ordini del vicequestore Angelo Marciano, ha apposto i sigilli alla discarica di Piano Borea.
L’impianto cittadino, il cui valore strategico nella raccolta dei rifiuti è perfettamente comprensibile, è stato posto sotto sequestro perché sono state verificate alcune autorizzazioni improprie ma anche per fuoriuscita di percolato, con un ovvio e conseguente danno ambientale.
Sui cartelli posti tra le sbarre del cancello della discarica, si legge: area sottoposta a sequestro penale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le indagini condotte dagli uomini del NIPAF hanno evidenziato rischi di inquinamento ambientale, a causa della massiccia fuori uscita di percolato della vecchie vasche e dalla piazzola di stoccaggio dei rifiuti.
L’autorità giudiziaria ha cosi ordinato il sequestro della discarica (sequestro preventivo di due vasche in gestione all’ASIA Spa e due vasche in gestione post-mortem al Consorzio BN1), con delle prescrizioni però a carico dell’Asia, che, se vorrà ancora utilizzare piano Borea, dovrà fare delle opere strutturali per garantire l’incolumità dell’ambiente.
Oltre al danno ambientale, sono emerse nel corso delle indagini delle autorizzazioni improprie detenute dall’Asia, che ricordiamo della discarica utilizza alcune piazzole per lo stoccaggio dei rifiuti.