Sindacati
Frongia (Lisiap): ‘E’ inquietante la periodicità di tali eventi. Riflettiamo’
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“Nella serata di ieri, un Assistente di polizia penitenziaria, ha tentato il suicidio nella sua casa di Benevento,” lo rende noto Luca Frongia, segretario generale agg. del Lisiapp il Libero Sindacato Appartenenti alla Polizia Penitenziaria, in una nota inviata alla stampa. “Sono sconcertato dalla notizia – dice in una nota Frongia- L’assistente di Polizia Penitenziaria, di circa 48 anni, lotta tra la vita e la morte. Forte è la nostra preoccupazione per il fenomeno dei suicidi tra gli appartenenti alle forze di polizia, e alla Polizia penitenziaria in particolare. Bisogna comprendere e accertare quanto ha eventualmente inciso l’attività professionale e le difficili condizioni lavorative dei colleghi suicidi nel tragico gesto estremo posto in essere’.
‘L’inquietante periodicità con cui avvengono questi tragici eventi devono fare seriamente riflettere – sottolinea Frongia – L’Amministrazione penitenziaria, dopo la tragica escalation di suicidi dello scorso anno – accertò che i suicidi di appartenenti alla polizia penitenziaria, benchè verosimilmente indotti dalle ragioni più varie e comunque strettamente personali, sono, in taluni casi, lemanifestazioni più drammatiche e dolorose di un disagio derivante da un lavoro difficile e carico di tensioni. Proprio per questo il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria assicurò i sindacati di prestare particolare attenzione al tragico problema, con la verifica delle condizioni di disagio del personale e l’eventuale istituzione di centri di ascolto’.
‘Ma a tutt’oggi non sappiamo quanti sono e dove sono stati attivati questi importanti Centri di ascolto – conclude – E’ davvero un luogo comune pensare che lo stress lavorativo riguardi solamente le persone fragili. Al contrario, il fenomeno colpisce, inevitabilmente, tutti i lavoratori, e in modo particolare coloro che operano nei servizi di sicurezza e tutela pubblica’.