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Corona: si verifichi se l’Etac non abbia infranto il contratto di servizio
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L’episodio, accaduto ieri al terminal degli autobus extraurbani di Beneevnto e riportato nella nota di protesta degli autisti dell’Etac che pure si può leggere sul nostro sito, non è restato isolato quanto a reazioni. Infatti, all’aspetto di lotta tutta interna all’azienda fra datore di lavoro e dipendenti, si aggiunge adesso una ferma presa di posizione dell’Associazione Pendolari Sanniti, rappresentata da Alessandro Corona. Che ha scritto all’Etac, ai vertici istituzionali del settore (assessorati a trasporti di provincia e Regione nonché all’Agenzia campana per la mobilità) e per conoscenza al Prefetto Mazza una lettera-diffida avente ad oggetto appunto l’interruzione di servizio.
Corona ricorda di essere stato contattato telefonicamente “il giorno 27/6/2011, alle ore 18.30 circa, da utenti pendolari, con lo scopo di mettere a conoscenza questa associazione, circa il mancato espletamento di un servizio di linea di T.P.L in concessione all’ETAC S.r.L., e più precisamente della corsa delle 17,15 Benevento- Casalbore.
L’interlocutore rappresentava che una persona, qualificatasi come il proprietario dell’azienda di trasporto, con modi sgarbati e certamente non degni di un civile comportamento li esortava a scendere immediatamente dal mezzo, asserendo che quella corsa a partire da oggi non veniva più espletata. A riprova del fatto, sulla stampa on line veniva riportata la medesima notizia con particolari ancora più sconvolgenti ed al limite dell’inverosimile, a firma dei dipendenti della predetta ETAC. Si rappresenta inoltre, per quello che ci è stato riferito, che la predetta Azienda, a far data dal primo giugno, si è resa responsabile di altri casi analoghi, come ad esempio lo spostamento improvviso della corsa San Bartolomeo in Galdo-Benevento delle 07,00 alle 07,45”.
Sulla scorta di tale premessa, l’associazione “invita le Istituzioni preposte al controllo alla sorveglianza ed alla verifica del caso”, oltre ad una verifica “di eventuali violazioni contrattuali in ottemperanza alla Legge Regionale n.3 del 2002 e dell’attuale Contratto di Servizio”. L’A.P.S. Poi “diffida la ditta ‘ETAC S.r.l.’ a non mantenere comportamenti analoghi per il futuro, garantendo un trasporto più sicuro ed efficace nei diritti degli utenti pendolari.
Con la presente inoltre, a titolo personale, ed a nome di questa associazione esprimo piena solidarietà a tutti i dipendenti del comparto trasporti per le continue vessazioni subite, e mi associo agli stessi ed ai sindacati nel denunciare un silenzio assordante da parte delle istituzioni.
Per quanto sopra, questa associazione si riserva ogni opportuno mezzo di tutela, anche Giudiziario, per l’accertamento del disservizio denunciato”.