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Valle Telesina

Un nuovo sistema informativo per garantire equità fiscale

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L’Amministrazione Comunale di Guardia Sanframondi (Benevento), si legge in una nota diffusa alla stampa,”si è posta come obiettivo prioritario quello di ridurre la pressione fiscale (TARSU e ICI) ai cittadini contribuenti in regola.
Nei momenti di difficoltà economica è quanto mai importante affermare e perseguire i principi di giustizia ed equità fiscale. Questa Amministrazione Comunale ha il duplice obiettivo:
1) garantire l’equità fiscale;
2) garantire giustizia sociale.
La spinta sempre più forte che viene dalla protesta, molto diffusa, nei confronti dell’evasione ed elusione dei tributi locali, nonché la necessità di recuperare capacità impositiva, ora che i trasferimenti dallo stato si sono drasticamente ridotti (per il solo anno 2011 diminuiti di 174.000 euro), ha indotto l’Amministrazione Comunale di Guardia Sanframondi a predisporre un progetto di equità fiscale.
Il contesto è complesso, e le problematiche di controllo dell’evasione fiscale sono molteplici. L’Amministrazione vuole raggiungere gli obiettivi prefissati procedendo per gradi riducendo al minimo il contenzioso con i cittadini. Non crede e non vuole applicare, per la lotta all’ elusione ed evasione dei tributi locali, metodologie basate su semplici controlli incrociati di dati catastali e fiscali, in quanto ove applicate, hanno mostrato i loro enormi limiti, quantomeno su due aspetti: non hanno efficacia nei confronti degli evasori totali (che restano per lo più sconosciuti) e i risultati sono solo presunti, da verificare nuovamente con il contribuente, dando spesso vita a contenziosi interminabili. Si ribadisce che l’obiettivo dell’Amministrazione è l’equità fiscale e non solo soddisfare l’obiettivo di “fare cassa”.
***

E’ dunque in fase avanzata di elaborazione un progetto complessivo denominato “Equità fiscale”. Questa Amministrazione sta adottando un proprio piano di lotta alla elusione ed evasione fiscale:
da una parte dotandosi di strumenti e tecnologie adeguate (Sistema Informativo Territoriale) che diano ampie garanzie di affidabilità dei risultati con azioni eseguite in maniera organica ed efficiente. La rigorosa conoscenza del territorio in tema di tributi locali costituisce il fondamento per allargare la base contributiva secondo il principio "pagare tutti per pagare di meno";
dall’altro favorendo azioni che facilitino operazioni di ravvedimento da parte dei contribuenti “più distratti” per instaurare un corretto dialogo fra Contribuente ed Amministrazione”.
Con questa nota, allora, si informa “ la cittadinanza:
a) in ordine agli strumenti di cui l’Amministrazione Comunale si sta dotando per l’attività di accertamento dei tributi locali;
b) in ordine alla possibilità che verrà concessa di adesione ad una “definizione agevolata” per le posizioni irregolari riferite al corrente anno e agli anni pregressi, rispetto ai tributi locali (ICI e TARSU), le cui modalità verranno di seguito rese note.
Il progetto per l’Equità Fiscale si fonda sull’utilizzo di un Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.). La conoscenza puntuale del proprio territorio è importante ed ha risvolti anche negli altri ambiti di intervento dell’Ente, chiamato ad indirizzare e coordinare lo sviluppo socio-economico in un quadro di ottimizzazione delle risorse e conservazione dell’ambiente.
Il S.I.T. è un complesso di attività che si articola in una serie di strumenti metodologici, organizzativi e tecnologici, finalizzati alla costituzione di una banca-dati territoriale contenente tutte le informazioni catastali e comunali, sia cartografiche (aerofotogrammetria, catasto, PRG, ecc.) che alfanumeriche (dati delle Conservatorie, dati anagrafici, tributari, licenze edilizie, ecc.), archiviate in un sistema in grado di gestire ed elaborare entrambe le tipologie di dati.
Il SIT consente:
di spostare l’attenzione dai “soggetti” agli “oggetti” fiscali, in modo che non siano sempre gli stessi a pagare;
il passaggio da un controllo formale per singola posizione sui soggetti/oggetti ICI e TARSU ad un controllo massivo (ad esempio sulle categorie catastali: aree fabbricabili, fabbricati fantasmi, fabbricati ex rurali, ecc) con notevole incremento sia dell’efficienza che dell’efficacia dell’accertamento;
il confronto di tali informazioni e le relazioni esistenti tra loro e con le informazioni geografiche, consentendo di individuare errori, incongruenze, disallineamenti, ecc. (ad es. si possono confrontare i riferimenti toponomastici di un contribuente con quelli presenti all’Ufficio Anagrafe, al Catasto, negli archivi ICI e TARSU, individuando sulla cartografia l’ubicazione dell’oggetto immobiliare).
Il progetto si basa su alcuni principi fondamentali:
1. un controllo appropriato del territorio ed una conoscenza approfondita del patrimonio immobiliare e della situazione edificatoria;
2. una istituzionalizzazione dei controlli, senza la quale non sono ipotizzabili trasparenza ed oggettività a tutela del contribuente;
3. una equa distribuzione del carico tributario, tale che il sacrificio imposto ai contribuenti sia proporzionale realmente ai cespiti posseduti.
L’utilizzo di uno strumento di gestione del territorio permette operazioni di analisi e di controllo che gli strumenti tradizionali non sono in grado di assolvere, quali quelle di incrocio tra Piano Regolatore, dati Catastali, dati Tributari ed Unità Immobiliari; oppure il confronto tra Catasto Terreni, Catasto Urbano, cartografia, aerofotogrammetria, ortofoto, ecc.
Uno dei punti innovativi e qualificanti del progetto come già detto, è lo spostamento dell’attenzione dal contribuente all’unità immobiliare; la novità dà origine ad un sistema informativo duraturo nel tempo perché fondato su entità non soggette a movimenti ed univocamente identificate sul territorio. All’interno del sistema ogni "oggetto immobiliare" sarà schedato ed individuato; sono così associabili ed integrabili, ad esso i diversi livelli informativi:
catastali (consistenza, caratteristiche, destinazione d’uso, dati censuari e reddituali);
delle conservatorie dei registri immobiliari (diritti reali e relativi titolari);
comunali (anagrafe, concessioni, vincoli urbanistici, utenze, attività economiche e tributi).

Ulteriore sprone alla integrazione delle banche dati dei vari settori, deriva dalle norme che regolano il Galateo della fiscalità locale (lo Statuto dei diritti del Contribuente L. 212/2000) che impongono all’Ente di non chiedere al cittadino contribuente informazioni già in possesso dell’Amministrazione”.

 

 

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