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Due lavoratori degli ex corsorzi rifiuti si sono incatentati davanti la Prefettura
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Due lavoratori dei consorzi Rifiuti si sono incatenati dinanzi la Prefettura di Benevento e non sono intenzionati ad andare via fino a quando la loro situazione non si sbloccherà. p { margin-bottom: 0.21cm; }
“Ci siamo stancati di portare avanti questa vertenza, vogliamo sapere con certezza qual’è il nostro futuro, abbiamo delle famiglie a casa da mantenere". E’ quanto ha dichiarato Antonio De Ianni, portavoce dei lavoratori del Consorzio Bn1 che spiega : “dovevamo per forza fare un gesto eclatante come questo per fare in modo che le istituzioni si occupino di noi. Siamo intenzionati ad andare avanti così – aggiunge – fino a quando non ci saranno date informazioni chiare e certe”.
I precari della scuola sannita insieme alle brigate della solidarietà attiva, al collettivo autonomo studentesco, al collettivo autonomo universitario e al L@p fanno sapere che "sosterranno attivamente i lavoratori e li affiancheranno in questa lotta estenuante fatta di colpi di scena inauditi. 124 famiglie da agosto non percepiscono nè uno stipendio nè la cassa integrazione. 124 famiglie non hanno di che campare, hanno uno sfratto esecutivo, un futuro inesistente e nessuna prospettiva di lavoro.Qualche geniale sindacato ha fatto bloccare la cassa integrazione e di fatto legalmente non ha avviato nessuna procedura per far sì che a questi lavoratori venga restituito il lavoro e la retribuzione. Tutti presi ad accaparrarsi la visibilità per dimostrare di avere risolto senza minimamente tenere conto del diritto alla vita di queste 123 famiglie! Sarebbe necessario che per il bene comune ognuno prendesse l’abitudine di fare meno propagande ed agire con quella passione che dovrebbe appartenere a chi opera a tutela dei cittadini. Sarebbe il caso che il diritto alla vita diventasse una prerogativa fondamentale per tutti".