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Click Day, in forte calo le domande: ecco le cause

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Orologio ben in vista, connessione internet veloce, dito allenato, il 31 Gennaio inizia il click day, dove a vincere sarà chi digiterà il più velocemente possibile. I 98.080 permessi di soggiorno in tutta Italia, riservati a lavoratori extracomunitari messi a disposizione dal Decreto Flussi del 2010, potranno essere “vinti” effettuando l’invio della domanda ad un apposito sito ministeriale. A competere in questa gara di velocità anche i datori di lavoro le famiglie italiane pronte ad offrire un’occupazione ai cittadini stranieri.
Una gara di velocità che si ripeterà anche martedì e giovedì. Ma se quattro anni fa pervenirono numerose domande, sulle scrivanie dei Patronati dei sindacati e delle Acli oggi non ci sono pile di pratiche da smaltire. I partecipanti a questa lotteria, sono in netta diminuzione. A cosa si deve questa flessione? È effetto della crisi? Oppure ci sono dietro organizzazioni malavitose? Abbiamo cercato di capire le cause di questo decremento di richieste di soggiorno, recandoci presso il Patronato della Cgil e delle Acli.

“Per il nostro Patronato c’è stata una diminuzione significativa. Nel 2007 il numero delle domande erano di quattro volte superiori. Nell’ultima edizione del Click Day avevamo ricevuto circa 47 domande, quest’anno abbiamo a stento superato la decina”, ha dichiarato Angelo Rossi, responsabile della Inca CGIL, “Le cause? la crisi che sicuramente scoraggia, soprattutto le famiglie che cercano badandi o colf, dal regolarizzarle. Si preferisce correre il rischio di cadere nell’illegalità del lavoro nero, piuttosto che sostenere i costi, a volte purtroppo anche alti, per mettere in regola i lavoratori”. Altro motivo che per Angelo Rossi contribuirebbe alla diminuzione del numero di domande, una “sorta di condono che si è realizzato alla fine del 2009, che ha sistemato in qualche modo alcune posizioni.”

Anche presso il Patronato delle ACLI, le domande arrivate sono molto inferiori rispetto al Click Day del 2007. Solo 23 pratiche ad oggi.

“Oltre ai tempi di crisi”, per Filiberto Parente, presidente del Simposio Immigrati, “tra le cause del decremento delle domande bisogna annoverare anche la scarsa disponibilità dei datori di lavoro a prestarsi a questa attività di “sanatoria” per dare quelle necessarie garanzie ai lavoratori”. Filiberto Parente critica soprattutto il modo di gestione delle domande previsto dal Decreto Flussi. “Sarebbe meglio che le domande fossero inviate individualmente e dai datori di lavoro, perchè potrebbero avere più speranze rispetto ai patronati. Nel 2007 il Patronato Acli è arrivato quasi ultimo. Malgrado fossero solo le ore 8.01 non siamo riusciti a far entrare nella lista le persone che avevano compilato la domanda con noi.”

Parente ci conferma quelle che potevano essere solo supposizioni: anche nel Sannio ci sono agenzie che, dietro pagamento, procurano all’immigrato il datore di lavoro fittizio e inviano contestualmente la domanda. Costo dell’operazione per il cittadino extracomunitario: 3000mila euro.

“Sappiamo che c’è anche un allarme, ci sono persone che stanno pagando cifre elevate, 3000 o 4000 euro per poter usufruire del servizio di assistenza. Nei nostri poveri e disagiati territori si fanno sentire influssi criminali, provenienti anche dal napoletano. In particolare nella comunità degli emigrati del Bangladesh, che purtroppo lavorano in nero e sono costretti a pagare un dazio che va dai 3000 ai 4000 mila euro. A questo si aggiunge l’esistenza anche di un capolarato di giornata”. Una realtà che le Acli condannano fortemente, in quanto lesiva della dignità delle persone.

Il Click Day, dopo lunedì 31 Gennaio, giorno in cui potranno inviare la domanda i lavoratori di paesi extraeuropei con cui l’Italia ha stretto accordi, si ripeterà il 2 Febbraio, quando a cliccare saranno cittadini stranieri di nazionalità diversa prevista per quella del 31 gennaio, e il 3 Febbraio, quando 11.500 cittadini stranieri già residenti in Italia potranno convertire il loro titolo di soggiorno. Anche se formalmente c’è tempo fino al 30 giugno, tutta la partità si gioca in quella manciata di secondi dopo lo scoccare delle 8.00 di mattina. l sistema di accoglimento delle richieste si basa infatti su di un criterio puramente cronologico della ricezione delle domande da parte del Ministero dell’Interno, fino all’esaurimento dei posti disponibili (52.080 per il primo click day).

Erika Farese

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