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L’architettura secondo Beniamino Servino
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L’ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Benevento, nell’ambito delle molteplici iniziative avviate per animare il dibattito sulla cultura architettonica, ha rinnovato il tradizionale ciclo di incontri in sede, stavolta con un appuntamento con l’architetto Beniamino Servino.
Nato a San Giuseppe Vesuviano nel 1960, laureatosi a Napoli con Michele Capobianco nel 1985, Servino – che vanta un curriculum di tutto rispetto – opera prevalentemente nell’ambito della progettazione architettonica e partecipa a numerosi concorsi nazionali e internazionali. Ha progettato elementi di arredo esposti ad Abitare il tempo (Verona 1996) e alle Scuderie di Palazzo reale (Napoli 1997). Compare nel catalogo Slamp (Guida ai best seller) con la lampada la Torre e la Luna. Nel 2007 ha ricevuto l’International Award Architecture in Stone.
Servino ha intrattenuto l’uditorio con l’interessante esposizione della “sua” idea dell’architettura: “Che poggia sul piacere personale di fare le cose e sulla stessa mia storia privata: con la professione, cioè, cerco di raccontare me stesso” e tutto ciò che lo circonda: “Ma la cosa importante è che l’architettura ed il paesaggio si rispettino e vivano di prospettive autonome. L’atteggiamento meno rispettoso, infatti, che si possa incontrare è quando l’architettura si mostra in maniera ipocrita, tentando di simulare l’ambiente. E’ più onesto, invece, riconoscere l’oggetto naturale e quello artificiale nel pieno della autonomia di entrambi”.