Sindacati
Vertenza 118. I sindacati accusano: “Dall’Asl solo parole sospese nell’aria”

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Promesse non mantenute. I lavoratori del servizio 118 in attesa del pagamento di quattro mensilità non ancora erogate ricordano quanto fu stabilito e sottoscritto presso la direzione generale dell’ ASL con le organizzazioni sindacali.
“Il 28 gennaio – scrivono i rappresentanti Cgil e Uil – il direttore dell’ Asl si impegnava ad intraprendere iniziative tese alla sostituzione della stazione appaltante circa il pagamento delle spettanze salariali, seguita da una verifica delle inadempienze contributive presso Equitalia, a chiusura della quale subordinare la sussistenza di disponibilità residua con cui colmare il dovuto ai lavoratori.
Tutto questo – sottolineano i sindacati – nel giro di alcuni giorni (così recita il verbale), nel mentre ci si impegnava ad indire la nuova gara d’ appalto (scaduta da oltre un anno) al massimo entro 15 giorni, mettendo fine al prolungamento di questo servizio scaduto senza alcuna proroga o altro atto sotteso alla reggenza dello status quo. Una serie di chiare promesse, chiare come i tempi entro cui realizzarle, verbalizzate e sottoscritte alla presenza dei sindacati , dei lavoratori e della dirigenza Asl.
Parole, impegni e patti che ad oggi rimangono sospesi in aria come le vite di coloro, e sono tantissimi, che da questi impegni fanno dipendere la loro sopravvivenza e quella dei loro familiari, nel mentre in data odierna si inaugurano in pompa magna altri servizi erogati dall’ Asl nelle sedi distaccate ove, stando così le cose questo disagio sarà esteso ad altri ignari lavoratori che prestano la loro opera e il loro impegno senza essere contraccambiati”.