fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Featured

Pandemia e Dad, lo studio: ‘Famiglie in sofferenza, ma da tecnologia grandi possibilità’

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Come sono andate le cose per studenti e docenti con la Dad? La domanda che tutti in pandemia si sono posti e che è stata al centro di numerosi dibattiti e teorie, oggi trova una prima risposta grazie ai dati dell’indagine su “Gli effetti della pandemia e della DAD sulla didattica e sui discenti”.

L’analisi nasce grazie ad un progetto dell’Associazione STUDIUM – che raccoglie diverse dirigenti scolastiche – con la collaborazione dei docenti delle Università del Sannio e di Salerno che hanno curato, insieme all’associazione, le varie fasi del sondaggio.

Nello specifico, si tratta di due questionari somministrati a dirigenti e studenti. Hanno aderito 11 presidi e 1500 ragazzi delle scuole secondarie della provincia di Benevento.

Da una prima lettura emerge come la Dad abbia una doppia faccia: da un lato le difficoltà dovute agli aspetti tecnici e del digital divide e alla mancanza dell’ambiente scolastico, fondamentale per la crescita personale e relazionale dei ragazzi. Dall’altro, invece, spuntano potenzialità inaspettate che la tecnologia mette a disposizione delle nuove generazioni per implementare il loro percorso di studi e formazione, come ha spiegato il docente di Statistica dell’ateneo sannita, Biagio Simonetti.

Dall’analisi si nota anche un dato che sembrava essere passato in secondo piano: le difficoltà delle famiglie nella prima fase, infatti, si sono distribuite in maniera equa senza differenze sociali o economiche. L’intervento delle scuole, con la distribuzione di pc e tablet, ha contribuito a rendere più semplice l’accesso alla didattica, ma il digital divide resta un tema da affrontare a livello comunitario e in maniera trasversale. “Sicuramente la Dad ha creato dei problemi – ha spiegato la portavoce di STUDIUM, Teresa Marchese -, ma non bisogna demonizzarla”.

Una analisi, dunque, che prova a capire ed intervenire sui disagi di studenti e docenti, ma al tempo stesso guarda al futuro proponendo un nuovo modello di scuola capace di garantire una formazione sempre più completa e aggiornata per le nuove generazioni. I dati, però, hanno spinto anche l’Unisannio e l’associazione a lavorare alla “creazione di un osservatorio stabile sulla condizione giovanile”, ha concluso Antonella Tartaglia Polcini, delegata Trasferimento Tecnologico dell’università del capoluogo e assessore comunale alla Cultura.

Annuncio

Correlati

redazione 2 giorni fa

A Bonea l’abbraccio dei bambini dell’I.C. ‘Ilaria Alpi’ con i carabinieri per il Natale

redazione 1 settimana fa

A Vitulano dialogo tra generazioni: studenti delle medie in visita alle residenze per anziani

redazione 1 settimana fa

Gilda Unams, la coordinatrice sannita Anna Rita Genito eletta Probiviro

redazione 2 settimane fa

Calenda all’Unisannio: “Stop a fuga con sgravi fiscali in particolare ad under 35”. Critiche a Fico e Mastella

Dall'autore

ntr24admin 2 giorni fa

Fico annuncia l’avvio delle consultazioni: da lunedì il confronto per la nuova Giunta campana

ntr24admin 2 giorni fa

Cena degli auguri per il Rotary Club Valle Telesina

ntr24admin 2 giorni fa

Gli Amici dei Musei plaudono allo sblocco dei lavori in Santa Sofia

ntr24admin 1 mese fa

Giornata per l’eliminazione della violenza di genere: il 25 novembre presidio in piazza Santa Sofia

Primo piano

Giammarco Feleppa 3 ore fa

Costruttori sanniti, bilancio di fine anno molto positivo per Ance Benevento: superata quota 100 imprese associate

Alberto Tranfa 3 ore fa

Museo del Sannio, presentato il progetto di riorganizzazione: visitabile il cantiere di restauro

redazione 3 ore fa

San Salvatore Telesino, droga in casa: arrestato 18enne

redazione 6 ore fa

Natale, controlli dei Nas nel Sannio: alimenti senza tracciabilità nel mirino

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content