POLITICA
Scomparsa Mario Mignone, il ricordo del consigliere regionale Carlo Iannace
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“La scorsa settimana nella sua casa di New York è improvvisamente venuto meno il prof. Mario Mignone. Ho conosciuto il prof. Mario Mignone da sempre, praticamente da quando sono nato. Mario Mignone è stato parte della mia vita e di quella di tutti i sanleuciani che si affacciavano oltre oceano. Abbiamo sempre ammirato questo professore universitario americano che veniva nel suo paese natio in visita a parenti ed amici. La sua presenza è stata sempre motivo di orgoglio e soddisfazione”. Così in una nota Carlo Iannace, Consigliere regionale della Campania.
“Per noi giovani sanleuciani – spiega – il lavoro di Mario e la sua affermazione in ambito accademico era il concretizzarsi del sogno americano. Di chi partito a 20 anni, e con soli 20 dollari, era riuscito ad avere successo e aveva realizzato i propri sogni. Mario era un attento osservatore e studioso della emigrazione italiana e con il suo lavoro ha dato impulso nuovo a questa tematica. Sempre infaticabile nei suoi impegni per far conoscere e diffondere la cultura italiana nel mondo. Sono stato molte volte a trovarlo alla Stony Brook University, e qualche anno fa ho consegnato a Mario un riconoscimento della Regione Campania per il lavoro svolto per la diffusione della cultura italiana nel mondo. Nel suo ultimo libro “L’America e la Mia Gente” racconta il suo viaggio da Benevento a New York; i primi anni di duro lavoro in fabbrica, la difficoltà ad integrarsi con la realtà americana in cui si parlava una lingua che non conosceva.
Con impegno e sacrificio – conclude -, e sempre con grande entusiasmo, aveva conseguito il dottorato ed infine era diventato professore universitario. E nel libro racconta di come l’unità di una famiglia, anche in una terra lontana, è stata la chiave del successo per i suoi membri. Per noi giovani sanleuciani Mario è stato sempre un esempio da seguire per l’impegno civile, per la generosità umana e per la passione che metteva nel suo lavoro. So che il lavoro di Mario non andrà disperso, ma continuerà, perché negli anni era riuscito a creare relazioni umane e professionali solide”.