ECONOMIA
Welfare aziendale, la best practice di Cornaglia Sud. Al via il ciclo di incontri di Confindustria
L’iniziativa, partita da Airola, è stata promossa dalla sezione Meccanica di Confindustria Benevento e proseguirà in maniera itinerante nel Sannio su temi di attualità per la crescita delle impreseAscolta la lettura dell'articolo
Promuovere il benessere e migliorare la qualità di vita dei lavoratori con benefit e iniziative che ne aumentano la motivazione e, quindi, le performance aziendali: è questo, in sintesi, il cosiddetto “welfare aziendale”, tema al centro del primo tra gli incontri itineranti organizzati e promossi dalla sezione Meccanica di Confindustria Benevento, svoltosi nel pomeriggio di oggi allo stabilimento di Airola di Cornaglia Sud, a cui ha fatto seguito anche una visita all’interno dell’azienda.
“Un’iniziativa importante per essere sempre più vicini al sistema delle imprese e per conoscerne dinamiche e bisogni” – l’ha definita il presidente di Confindustria Benevento, Filippo Liverini, spiegando la tipologia “volontaria di welfare aziendale orientato ad aumentare le spinte performanti dei collaboratori come asili nido, incentivi o premi”.
A spiegare lo scopo del ciclo di incontri che verteranno su argomenti diversi e di attualità per la crescita delle aziende è stata la presidente della sezione Meccanica di Confindustria Benevento, Clementina Donisi, che ha evidenziato “l’importanza di questi incontri per conoscere le best practice e le problematiche delle aziende piccole e medie del territorio e promuovere lo scambio di informazioni tra le imprese per trasferire nel circuito imprenditoriale sannita le dinamiche di crescita e di sviluppo.”
L’attenzione alle risorse professionali e ai clienti, investendo in welfare, formazione e ricerca, è la direttrice lungo opera il management di Cornaglia Sud, che, “dopo la fusione – come ha spiegato l’amministratore delegato Umberto Cornaglia – tra gli stabilimenti di Atessa e Fisciano in unico stabilimento ad Airola negli ex capannoni di Radici, decisa a seguito della richiesta da parte di FCA di produrre 450 mila esemplari per la piattaforma Giulia Stelvio, di fatto giunti solo a 80mila nonostante un investimento iniziale importante, oggi conta 64 lavoratori per la produzione di componenti in plastica per il settore automotive, attualmente, in particolare per Ducato e per la Panda, e che nel 2018 ha depositato 18 brevetti.
Di fatto “il segreto del successo dell’azienda – come ha evidenziato Cornaglia, raccontando la storia sin dalle scelte paterne nei primi anni del ‘900 fino a diventare attualmente un colosso internazionale con un fatturato aziendale sempre in crescita, resistendo alle difficoltà del settore – sta nel puntare a fare prodotti e non pezzi e nell’investire nella ricerca con un centro-laboratorio all’interno dell’azienda stessa.”
“Cornaglia Sud – ha messo in evidenza il plant manager Vincenzo Minotti – applica il welfare aziendale, premiando le migliori idee e investendo nella crescita e nella formazione delle risorse.”
Le interviste nel servizio video