CRONACA
Muffa e umidità nella casa alluvionata: “Si intervenga presto. Non vogliamo morire qui”
E' l'appello della famiglia che vive in un alloggio ERP di via Cosimo Nuzzolo, al Rione Ferrovia di BeneventoAscolta la lettura dell'articolo
Ad oltre un anno di distanza, gli effetti dell’alluvione dell’ottobre 2015 sono ancora forti e drammatici: ne è testimonianza l’esperienza di una famiglia che vive dal 1997 in un alloggio di appena 37 mq dell’edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune di Benevento e che ora è stato ritenuto inagibile dai tecnici dell’Asl, intervenuti solo pochi giorni fa a seguito di una reiterata richiesta da parte degli assegnatari.
“Fino a quel momento – ha dichiarato l’assegnataria Iolanda Lombardi – non si è visto nessun rappresentante delle istituzioni: nei giorni dell’emergenza siamo stati aiutati solo dalla rete dei volontari della Caritas”.
L’odore forte e acre ci accoglie già dall’esterno e i muri anneriti, pur frequentemente ripuliti, sono immediatamente visibili in tutti i vani dell’appartamento. L’acqua in quelle ore aveva raggiunto l’altezza delle finestre: come mostrano le foto scattate dopo l’alluvione, l’appartamento ha subito notevoli danni, molti sono i mobili che la famiglia è stata costretta a buttar via.
“La vicinanza al fiume Calore – ha detto la Lombardi – ha sempre causato la formazione di muffe e umidità nell’appartamento, ma con l’alluvione la situazione è peggiorata di gran lunga, tanto da causare anche l’aggravamento di alcune patologie respiratorie della donna e la costante presenza di umidità.”
La donna esasperata ha chiesto più volte anche l’intervento delle istituzioni per chiedere l’assegnazione di un altro alloggio senza, fino ad ora, ottenere una risposta concreta.
Secondo quanto dichiarato ai nostri microfoni dalla Lombardi, che è pronta a rivolgersi alla Procura della Repubblica, i funzionari del settore avrebbero evidenziato la mancanza di risorse e di altri spazi per poter risolvere la situazione.