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Sindacati

“Stesso lavoro, stessi diritti”: dalla Flc Cgil Benevento un’importante vittoria per i docenti di religione cattolica

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La FLC CGIL Benevento esprime grande soddisfazione per l’importante vittoria ottenuta presso il Tribunale di Benevento con la Sentenza n. 1315/2024 pubblicata il 13/12/2024, che ha riconosciuto l’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine per i docenti di religione cattolica e il conseguente diritto al risarcimento del danno.

La positiva sentenza, ottenuta grazie al patrocinio del nostro legale fiduciario Pasquale Biondi, che ringraziamo per l’egregio lavoro svolto, sancisce per una docente di religione precaria della nostra provincia l’illegittimità della prassi che ha visto protrarsi contratti annuali a rinnovo automatico per oltre tre anni scolastici in assenza del concorso triennale previsto dalla legge. La pronuncia – spiega la nota – chiarisce che è altrettanto illegittima anche l’utilizzazione discontinua del docente quando la somma dei periodi di servizio supera le tre annualità.

Secondo il Giudice del Lavoro, non è necessaria altra prova dell’abuso oltre all’inosservanza dell’obbligo di bandire i concorsi ogni tre anni. Inoltre il risarcimento del danno è dovuto secondo i parametri fissati dal legislatore, ma è sempre possibile ottenere anche il risarcimento del maggior danno, se provato. La sentenza stabilisce, infine, che il diritto al risarcimento del danno in favore del docente non viene meno neppure in caso di successiva immissione in ruolo.

“Un aspetto particolarmente rilevante della sentenza,” sottolinea Evelina Viele, Segretario Generale della FLC- CGIL Benevento, “è che il diritto al risarcimento permane anche in caso di successiva immissione in ruolo tramite concorso ordinario. La pronuncia, richiamando i principi espressi dalla Cassazione, ha infatti chiarito che solo una procedura straordinaria specificamente finalizzata al superamento del precariato può essere considerata come risarcimento in forma specifica. Un normale concorso pubblico, invece, non cancella il diritto al risarcimento per gli anni di abuso dei contratti a termine. Questo significa che anche i docenti che nel frattempo sono stati immessi in ruolo possono richiedere il risarcimento per il periodo di precariato illegittimo ed è chiara la portata di tale determinazione.”

“Il risarcimento riconosciuto dalla sentenza,” chiarisce inoltre l’Avv. Pasquale Biondi, “può arrivare fino a 24 mensilità dell’ultima retribuzione, in base alle recenti modifiche dell’art. 36 del D.lgs.165/2001. Considerando che moltissimi docenti di religione hanno accumulato decine di contratti a termine nell’arco di 15-20 anni, essi potranno ottenere il massimo del risarcimento previsto”.

La FLC CGIL Benevento, nel garantire la tutela legale gratuita ai suoi iscritti, attraverso una fitta e molteplice azione vertenziale in atto, promossa in collaborazione con lo Studio Legale Avv. Biondi, invita i docenti di religione che si trovino in situazioni analoghe e tutti i lavoratori precari dei settori della Conoscenza a rivolgersi alle proprie sedi territoriali per valutare la possibilità di intraprendere azioni legali a tutela dei propri diritti negati.

La battaglia al precariato e la valorizzazione delle professionalità del personale scolastico rappresentano temi di forte rivendicazione della nostra azione politico-sindacale, in un contesto in cui purtroppo di frequente i diritti dei lavoratori sono svenduti alla logica del profitto e dello sfruttamento, attraverso rapporti di lavoro non adeguatamente tutelati.
La nostra Organizzazione Sindacale continuerà a battersi, con tutti gli strumenti democratici previsti e in tutte le sedi, contro la logica di mercato e di sfruttamento, applicata anche ai lavoratori scolastici, che alimenta la piaga del precariato, per garantire stabilità e dignità professionale a tutti i lavoratori precari dei settori della Conoscenza, a difesa della Scuola pubblica, democratica e della Costituzione.

La nostra azione concentrica per contrastare l’impoverimento del diritto allo studio e del diritto al lavoro, complementari tra loro in una provincia fragile come la nostra, continuerà con lo stesso impegno anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, e sempre dalla stessa parte, quella delle lavoratrici e dei lavoratori, per la campagna delle elezioni delle RSU nei luoghi della Conoscenza , che non rappresentano un atto puramente burocratico, ma l’occasione di partecipare democraticamente ai processi di cittadinanza consapevole e miglioramento dello status quo nei nostri luoghi di lavoro.

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