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Opinioni

Dopo quella di De Luca una nuova opa su Italia Viva. Stavolta tornerà utile a Mastella

La logica che spinge gli ex Pd beneventani verso Italia Viva non è dissimile da quella che spinse, alla vigilia delle regionali, molti colonnelli del governatore a fare la stessa scelta. Il vero regista dell’operazione è Mastella, che per un verso ha la necessità di rafforzarsi anche in ragione delle scorribande forziste degli ultimi mesi ma che, soprattutto, deve recuperare un ruolo centrale nel possibile processo di riorganizzazione dell’area centrista e, contestualmente, mantenere ben saldo il rapporto con De Luca sostenendo la causa del terzo mandato del governatore

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La possibile adesione ad Italia Viva di buona parte del vecchio gruppo dirigente del Partito democratico beneventano, ci riferiamo ai riferimenti che alle ultime amministrative hanno sostenuto Clemente Mastella trovando copertura all’ombra di Palazzo Santa Lucia, ha poco o nulla di ideologico.

In realtà la logica che spinge questi riferimenti a trovare riparo sotto le insegne di Italia Viva non è dissimile da quella che spinse, alla vigilia delle regionali, molti colonnelli del governatore a fare la stessa scelta. All’epoca Italia Viva era appena nata, era un contenitore vuoto che De Luca non ebbe problemi a riempire piazzando uomini di fiducia, grandi portatori di voti utili alla causa, nell’ambito di una coalizione dai perimetri indefiniti. De Luca fece di Italia Viva in Campania un partito a sua immagine e somiglianza e tale è rimasto. Un partito che in assise regionale può contare su di una cospicua quota di rappresentanza, che ottenne, al netto del Sannio, risultati ragguardevoli in ogni provincia, un partito composto da gruppi dirigenti che sui territori si muovono in assoluta autonomia rispetto alle indicazioni dei vertici nazionali, come accaduto, in Irpinia e non solo, alle ultime politiche.

Buona parte del consenso riconducibile ai riferimenti più in vista di Italia Viva non è andato ai candidati del Terzo Polo quanto, piuttosto, al Partito democratico, capitanato da Piero De Luca, ovvero ai candidati della destra laddove, come in provincia di Avellino, c’era da regolare i conti con il governatore per gli accordi traditi sul piano della gestione, c’era da lanciare un chiaro messaggio a Santa Lucia. Messaggio, manco a dirlo, ricevuto.
Volendo semplificare, possiamo affermare che Italia Viva continuerà ad esercitare la propria centralità nelle dinamiche politiche ed istituzionali campane, fin tanto che l’esistenza di Italia Viva continuerà ad essere funzionale agli interessi del governatore. E qualora, per assurdo, Matteo Renzi dovesse dichiarare guerra al governatore, ovvero rompere ogni intesa con il Pd e il centrosinistra, gli stessi riferimenti che oggi si ritrovano sotto le insegne di IV non avrebbero alcuna remora a trovare una nuova collocazione.

Tornando agli ex riferimenti del Pd beneventano che sarebbero in procinto di aderire ad Italia Viva, c’è tuttavia una variabile in più che va considerata. E’ del tutto evidente che il vero regista dell’operazione è Clemente Mastella, che per un verso ha la necessità di rafforzarsi anche in ragione delle scorribande forziste degli ultimi mesi ma che, soprattutto, punta a giocare la propria partita nella contingenza su due piani. Per un verso deve recuperare un ruolo centrale nel possibile processo di riorganizzazione dell’area centrista, per altro deve mantenere ben saldo il rapporto con De Luca sostenendo la causa del terzo mandato del governatore.

Detta altrimenti Mastella vuole giocare un ruolo da protagonista sul piano nazionale, in chiave europea, in sponda proprio con Renzi e con tutti coloro che, nel centrodestra, non credono nella possibile sopravvivenza di Forza Italia e puntano alla nascita di un nuovo soggetto di ispirazione popolare e liberale. Una prospettiva funzionale anche al governatore De Luca, che non vuole rinunciare al terzo mandato e che ha la necessità di preparare il terreno ad una ipotetica rottura con il Pd, ponendo sin d’ora le condizioni per la costruzione di un fronte civico con il quale sfidare i due blocchi dominanti: il campo largo per un verso, la destra di governo dall’altro.

Ecco, dunque, che l’adesione ad Italia Viva degli ex Pd beneventani restituisce al sindaco di Benevento maggiore forza tanto sul piano delle interlocuzioni in vista delle europee che nel rapporto con il governatore De Luca che, tra l’altro, potrebbe persino decidere di misurarsi fuori dal Pd alle europee del prossimo anno puntando proprio su qualche candidato di area centrista, magari, chissà, sannita. Commetterebbe dal nostro punto di vista un errore esiziale, ma questa è un’altra storia sulla quale, magari, torneremo nelle prossime settimane.

Il punto di fondo è che se i renziani campani hanno sempre risposto a De Luca quelli beneventani risponderanno in primo luogo a Mastella, che di De Luca è l’unico riferimento nel Sannio.

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