ECONOMIA
Redditi: si ritorna ai livelli pre-covid, ma il Sannio resta ultimo in Campania. In città calano anche i contribuenti

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Luci e ombre. Numeri positivi da un lato e un quadro complessivo che rimarca – ancora una volta – la distanza tra Nord e Sud e tra aree costiere e quelle interne. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento sui redditi diffuso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Come lo scorso anno, l’analisi è della società di data intelligence Intwig che ha preso in considerazione i dati dal 2008 al 2021.
Emerge, dunque, che il reddito medio pro capite torna a crescere in modo molto consistente passando dai 19.796 euro del 2020 ai 20.745 euro: un dato che risulta essere non soltanto in linea con i livelli pre-pandemici, ma che addirittura segna un incremento molto significativo rispetto al 2019 di 666 euro.
Come per la scorsa rilevazione emerge nettamente che la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi. L’analisi conferma che la maggior parte della risorse è concentrata nelle mani di pochi: come nel 2020 solo il 5% guadagna più di 55mila euro annui, mentre il 43% degli italiani guadagna meno di 15mila euro, con una diminuzione dell’1% rispetto al 2020.
Guardando la Campania la distribuzione della ricchezza all’interno della regione vede Caserta che si riconferma prima della classe con 23.395 (+996€) , seguita da Salerno con 22.285 (+718 euro), Avellino con 22.318 (+834 euro), Napoli 20.326 (+836 euro) e fanalino di coda Benevento con i suoi 19.882 euro di media dichiarati, con un aumento di ben 707 euro rispetto all’anno passato.
Entrando nel nostro Sannio, il capoluogo sannita è il comune con il reddito maggiore, a fronte di 36.968 contribuenti censiti (lo scorso anno aerano 37.028 confermando la diminuzione di popolazione che spesso abbiamo raccontato in altri articoli della nostra testata), mentre gli ultimi per ricchezza sono Castelvetere in Val Fortore con 9.907 per circa 800 contribuenti ed una aumento di +135euro, Castelfranco in Miscano con i suoi 10.347 euro, nonostante un aumento di +1.065 euro rispetto alla scorsa rilevazione, e Castelpagano con 10.346 euro con un aumento di 507 euro in più.
Sempre a livello provinciale sono solo 5 i comuni che sono nella fascia 18-21mila euro e si tratta, oltre il capoluogo, di: Telese Terme, Arpaise, San Nicola Manfredi e San Giorgio del Sannio. Sono 24 i territori tra i 15 e i 18mila euro, mentre tutti gli altri sono al di sotto dei 15mila.
Tornando sul piano generale Lajatico è il comune più ricco. Con un reddito di 52.378 € pro capite, Lajatico (PI) occupa il primo posto nella top ten 2021 dei comuni più ricchi d’Italia, guadagnando ben 25 posizioni rispetto all’anno scorso. Seguono Basiglio (MI) e Bogogno (NO), rispettivamente in seconda e terza posizione (prima e ventunesima l’anno precedente). Tra le novità del 2021, l’entrata in top ten di Varenna (LC) e Portofino (GE) – che guadagnano rispettivamente 760 e 60 posizioni.
Milano resta il capoluogo più ricco. Posizioni invariate per quanto riguarda il podio dei capoluoghi di provincia più ricchi d’Italia per reddito pro capite: Milano (33.703 €), Monza (29.597 €) e Bergamo (29.090 €) occupano le prime tre posizioni e guadagnano rispetto alla situazione del 2021 rispettivamente +1.926 € Milano, +1.332 € Monza e +1.848 € Bergamo.