Comune di Benevento
McDonald’s, Perifano: ‘Nessun attacco, qualcuno ha coda di paglia’. Su Sannio Acque: ‘Procedura raffazzonata’
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“Una nota davvero sorprendente ed è un caso di coda di paglia. Io avevo fatto un pst esprimendo una opinione personale, ma senza muovere addebiti. So benissimo quali sono le regole della concorrenza e quali sono i limiti di una amministrazione comunale nella regolazione delle attività commerciali”. Così Luigi Diego Perifano, ai microfoni di Ntr24 risponde all’assessore alle Attività produttive, Luigi Ambrosone, che era intervenuto per replicare ad un post social del portavoce di Alternativa per Benevento che commentava l’arrivo in città del secondo ristorante McDonald’s.
“Il mio punto di vista è semplice: per me la presenza di un altro McDonald’s non è né un simbolo di modernità né di vanto – ha aggiunto -. Ci sono problemi in merito all’educazione alimentare delle giovani generazioni e, inoltre, questi colossi internazionali hanno facile gioco nel fare la concorrenza con le nostre attività artigianali che fanno sacrifici per andare avanti. Si è scatenata una polemica inutile, però, prendo atto che sono opinioni che hanno riscosso grande successo presso la cittadinanza”.
Il consigliere comunale di opposizione ha anche commentato la vicenda Sannio Acque e la recente sentenza della Corte dei Conti che bocciato la delibera di alcuni Comuni sanniti in merito all’adesione alla società che dovrà gestire il servizio idrico.
“Abbiamo prodotto un esposto alla Corte dei Contri riproponendo le considerazioni che avevamo espresso in Consiglio comunale – ha sottolineato Perifano -. Tra le riserve c’era anche l’assenza di una motivazione specifica sulla assenza di una motivazione in merito alla convenienza economica dell’operazione società mista. Questo è esattamente il punto sui cui si sono fermati i rilievi della Corte dei Conti. Era prevedibile il parere negativo perché le delibere ‘fanno acqua’ da tutte le parti. E’ mancata la consultazione pubblica, che è un obbligo di legge, ed è mancata la sostenibilità finanziaria e la convenienza economica. Resta il fatto – ha concluso – che questa procedura raffazzonata ha azzerato il dibattito pubblico e ha dato vita ad una soluzione poco meditata e poco trasparente”.