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Foiano di Val Fortore celebra la Festa dell’Emigrante: musica ed emozioni per la 40esima edizione
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Tornare a casa. Riscoprire le proprie radici e ricongiungersi con la terra e le tradizioni della propria famiglia. La magia della Festa dell’Emigrante – Rotte che si incontrano, che quest’anno festeggia le 40 edizioni, è racchiusa in questo scrigno di fortissime emozioni. Una lunga tradizione che è stata attenzionata con un finanziamento dalla Regione, attraverso il POC Campania. Un evento che abbraccia una buona parte del Fortore e che vede il partenariato dei comuni di Baselice, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Reino con capofila Foiano di Val Fortore. Un orgoglio per il piccolo centro fortorino, che in agosto rivive gli incontri più emozionanti, come spiegato dal sindaco Giuseppe Ruggiero.
La Festa dell’Emigrante rappresenta uno strumento di memoria collettiva, ma anche l’occasione per valorizzare il territorio e promuoverlo per contrastare lo spopolamento. Il ritorno a casa ha numerosi significati: riscoprire i sapori della propria terra, ma anche il divertimento e le serate ludiche della manifestazione divengono un souvenir dell’anima per chi ritorna a casa. Le proposte e gli sforzi dell’amministrazione sono tanti e vari, ad ogni palato un sapore diverso, in una veste ogni anno più interessante. Quattro le serate in programma, oltre a convegni e dibattiti: in particolare, le esibizioni il 12 agosto di Puglia Folk Project, il 13 di Ballando sotto le stelle, il 14 dei Dr. Jazz e Dirty Bucks Swing e il 15 di Alta marea.
Ma la Festa dell’Emigrante non guarda solo al passato, ma anche al futuro con un progetto innovativo: la volontà, infatti, è quella di creare una anagrafe digitale che possa permettere anche ai migranti di terza e quarta generazione di scoprire facilmente le proprie origini e pianificare, così, un ritorno nel centro natale della propria famiglia.
Quattro serate ricche di emozioni e felicità, da 40 anni la Festa dell’Emigrante non è solo divertimento e svago, ma soprattutto un momento che permette alle famiglie di riabbracciarsi e stare insieme in nome del legame più bello e profondo: quello con la propria terra.