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Origini, spopolamento e rinascita: la storia di Puglianello in un libro
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‘Storia di Puglianello dalle origini all’abolizione della feudalità’. Questo il titolo di un interessante libro presentato a Casa Marchitto, splendida location del comune titernino. Un viaggio – quello degli autori Angelo Michele Lavorgna, Antonio Mongillo e Ida Lavorgna – che spazia dalla scoperta delle signorie baronali della Valle Telesina alle dinastie regnanti del Meridione d’Italia.
Le prime notizie su Puglianello risalgono al IX secolo, quando il centro era conosciuto come Pullianellu. Appartenuto originariamente alla signoria dei Pugliano di Alife, il paese divenne poi un feudo autonomo nel XV secolo sotto i Celano, i Paolella ed i Martino des Carles di Teano, successivamente i Guercia di Napoli. Alla fine del Cinquecento contava circa cento abitanti e continuò a spopolarsi. Un documento che testimonia l’abbandono del paese risale al 1667 quando gli economi della cappella del SS.mo Corpo di Cristo chiesero al vescovo di Cerreto Sannita l’autorizzazione a vendere due campane dato che la cappella era cadente e che gli abitanti del paese si erano trasferiti altrove. I feudatari, negli anni successivi, vi chiamarono coloni da altrove che contribuirono a ripopolare il piccolo centro. Nel 1848 venne aggregato come frazione a San Salvatore Telesino. Nel 1948 divenne comune autonomo.
Il libro di 200 pagine, che gode del patrocinio del Comune, è un ulteriore tassello di un lavoro di ricerca e un approfondimento di qualità, volti a ricostruire il passato di un territorio ricco di bellezze paesaggistiche e soprattutto storico-artistiche.
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