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Industriale Lucarelli, inaugurato il presidio scolastico di ‘Libera’
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Avvicinare le nuove leve sannite alle tematiche della legalità, della trasparenza e della lotta alla malavita, tramite un innovativo spazio didattico di dialogo, ascolto e confronto.
Inaugurato stamattina, presso l’open space ‘Flavio Ventura’ dell’Istituto Tecnico Industriale ‘Lucarelli‘, il nuovo presidio scolastico di Libera, dedicato alle vittime di mafia Raffaele Delcogliano e Aldo Iermano, idea nata nel 2015 su input della compianta docente Benedetta Rotili, e portata a compimento dalle colleghe Mariantonietta Tedino, Katia De Gennaro e Graziella Sorgente.
Obiettivo dell’iniziativa, incentrata sulle testimonianze degli ospiti e conclusa esibendo uno speciale murales realizzato dai ragazzi, è sensibilizzare ulteriormente gli studenti ai valori portanti di Libera, vale a dire giustizia sociale, ricerca della verità, uguaglianza e tutela dei diritti, sotto l’egida dello slogan ‘Saldi nella memoria, uniti nell’impegno’.
‘Siamo giunti all’atto conclusivo di un percorso nato nel 2015 – spiega la dirigente scolastica Maria Gabriella Fedele – quando pensammo, insieme alla compianta docente Benedetta Rotili, di dare un nostro sviluppo concreto alla giornata della legalità e varare un cammino formativo insieme all’associazione Libera, incentrato su Raffaele Delcogliano e Aldo Iermano, che non esito a definire eroi’.
Ad aggiungere ulteriori dettagli su genesi e finalità del progetto, sono le tre docenti promotrici, il cui pensiero è sintetizzato dalla portavoce Mariantonietta Tedino.
‘Il progetto è stato ideato dalla nostra carissima amica e collega Benedetta Rotili, che purtroppo non è più tra noi e che ricordiamo sempre con immutato affetto – le parole dell’insegnante – . Ne abbiamo raccolto il testimone e portato avanti l’intento con impegno, passione e dedizione. I ragazzi hanno così acquisito gli strumenti necessari per agire in modo responsabile all’interno della società moderna – prosegue la Tedino – . D’altronde, la scuola deve aprirsi al tessuto sociale, comunicare e farsi carico delle istanze del territorio’.
‘Per spiegare quanto sia di cruciale importanza diffondere la cultura della legalità tra i banchi di scuola – aggiungono le docenti Graziella Sorgente e Katia De Gennaro – facciamo ricorso ad una famosa citazione del giudice Caponnetto: la mafia teme più la scuola della giustizia’.
Interventi conclusivi riservati agli esponenti di Libera, vale a dire il segretario regionale Riccardo Falcone e il referente provinciale Michele Martino.
‘La sfida di Libera è prevalentemente di matrice culturale-educativa, e da qui nasce l’importanza di un nostro presidio nelle scuole – sostiene Falcone – . Abbiamo sempre ribadito che la vera forza delle mafie non è mai stata al loro interno ma all’esterno, vale a dire nei nostri silenzi, nelle nostre paure, e insegnare ai ragazzi a tirarsi fuori da questo imbuto è un passaggio chiave nell’azione di contrasto alla cultura mafiosa’.
‘La nascita di un presidio scolastico non significa portare la legalità in aula – puntualizza Martino – . Sarebbe un atto di presunzione perché la scuola è già di per sé un baluardo di legalità, educazione e responsabilità. Meglio parlare di un valore aggiunto, provando a porre al centro dell’attenzione i temi della memoria e del riutilizzo sociale dei beni confiscati, ma si tratta anche di una palestra – conclude – per pensare, condividere e realizzare gesti concreti’.