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Unisannio, arriva l’Open Day itinerante: orientamento al servizio degli studenti delle aree interne
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Rinnovare il tradizionale concetto di orientamento per ampliare il raggio attrattivo e il ventaglio di informazioni e indicazioni da offrire alle nuove generazioni. L’Open Day Unisannio cambia veste e diventa itinerante, preparandosi ad un inedito viaggio didattico in tre tappe, diretto verso il tessuto scolastico provinciale.
Come svelato stamattina nel corso della presentazione a Palazzo San Vittorino, il fine dell’iniziativa non è solo quello di tendere la mano alla popolazione studentesca sannita, ma anche riavvicinarsi alle aree interne |e contrastare il tasso di inattività post diploma, giunto al 29,7% nel nostro territorio.
Tre gli istituti superiori che hanno aderito al progetto dell’ateneo sannita: il ‘Fermi’ di Montesarchio, il ‘Galilei’ di Piedimonte Matese (con la dirigente scolastica Bernarda De Girolamo) e il ‘Carafa-Giustiniani’ di Cerreto, pronti ad accogliere la comunità accademica rispettivamente il 29 marzo, l’11 e il 22 aprile.
A raccontare la genesi dell’evento itinerante, è il professor Ennio Cavuoto, delegato all’orientamento Unisannio.
”L’idea è nata dall’esigenza di riavvicinarsi alla comunità studentesca, con un occhio di riguardo per i ragazzi delle superiori, probabilmente i più colpiti e disorientati dalla crisi pandemica – spiega Cavuoto – . L’obiettivo è rendere l’Open Day il primo passo di un percorso diretto verso le zone distanti dal perimetro urbano, nell’ottica di un duplice riavvicinamento: da un lato gli studenti, dall’altro le aree interne”.
A rimarcare l’importanza di un’azione strategica volta al supporto degli studenti, facendo da portavoce delle dirigenti presenti, è Pasqualina Luciano, preside del ‘Fermi’ di Montesarchio.
”Abbiamo accolto l’iniziativa con entusiasmo e crediamo fermamente nelle azioni sinergiche dedicate al futuro delle nuove generazioni – le parole della dirigente -. L’orientamento è un discorso complesso, troppo spesso relegato al semplice passaggio da un grado di scuola all’altro. Le nuove prospettive, invece, conducono verso orizzonti più ampi e per questo ritengo necessario costruire nel tempo un maggior numero di percorsi formativi con l’aiuto di diverse agenzie territoriali”.