AMBIENTE
‘Focus Rifiuti’, a Palazzo Paolo V si discute del futuro del Sannio. Il nodo restano gli impianti
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Fare il punto della situazione sul ciclo dei rifiuti del Sannio e rilanciare la sperimentazione della Tarip sull’intero territorio comunale. Il ‘Focus Rifiuti 2021’ dell’Asia, che si è tenuto questa mattina a Palazzo Paolo V a Benevento, guarda al futuro e punta a gettare le basi per migliorare ulteriormente i servizi per i cittadini. La base di partenza è il buon risultato che proviene dall’indagine di Legambiente che posiziona il Sannio al primo posto in Regione e con il capoluogo che si attesta ad oltre il 66% di differenziata: “Dati incoraggianti – ha commentato l’amministratore unico di Asia Benevento, Donato Madaro – che ci danno la spinta per proseguire con i nostri progetti, soprattutto, in merito alla Tarip”.
Il dato della differenziata, però, apre il campo alla vera sfida per il Sannio: l’impiantistica. Se è vero, infatti, che i dati sono positivi, il costo dello smaltimento è tra i più alti d’Italia a causa della mancanza della chiusura del ciclo integrato. Il tema riguarda, soprattutto, la frazione organica: “Se riuscissimo a portare a termine in autonomia il processo – ha aggiunto Madaro – potremmo produrre un risparmio, solo per Benevento, di oltre un milione di euro”.
Soldi che ridurrebbero gli importi della Tari. Il tema riguarda anche lo Stir di Casalduni che l’Ato vorrebbe ripristinare con le stesse funzioni precedenti all’incendio che lo ha messo fuori uso, mentre la Regione sarebbe intenzionata a realizzare un impianto di compostaggio: secondo l’Ato, però, non ci sarebbe lo spazio necessario. Intanto, però, la mancanza di una struttura dedicata alla frazione organica penalizza decisamente il Sannio.
Al di là della questione impianti, il prossimo passo sarà la sperimentazione su tutto il territorio comunale della Tarip. Per farlo, però, sarà fondamentale la collaborazione con il Comune per identificare tutti i contribuenti.
La giornata è stata anche l’occasione per sensbilizzare i bambini delle scuole secondarie di secondo grado che si sono cimentati con il ‘Digital Gaming School’: un progetto che sfrutta la realtà virtuale aumentata sul tema della raccolta differenziata.
All’esterno di Palazzo Paolo V, infine, erano presenti anche i lavoratori della Samte che, insieme ai sindacati, hanno dato vita ad un presidio per sottolineare – ancora una volta – la situazione di difficoltà ed incertezza nella quale versano a causa della chiusura dello Stir.