CRONACA
Il volto tumefatto di Giuliana Danzè e il coraggio della denuncia: “L’amore non è violenza”
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Il volto tumefatto e poi un videomessaggio per raccontare la violenza subita. Ma non è tutto qui: oltre la denuncia c’è la voglia di andare avanti, di parlare a tutte le vittime di soprusi e sostenerle spingendole a non avere paura e a denunciare. Giuliana Danzè, cantante 26enne di Benevento, ci mette la faccia e sui social ha deciso di pubblicare un filmato con immagini forti che raccontano le conseguenze di una aggressione da parte del compagno.
La giovane – nota al pubblico per le sue partecipazioni ai programmi tv “All together now 2” e l’edizione francese di “The Voice” – è stata dimessa ieri dall’Ospedale ‘San Pio’ di Benevento dopo dieci giorni di ricovero.
“Oggi voglio metterci la faccia – spiega l’artista -, per denunciare pubblicamente quanto mi è accaduto. L’amore non è violenza, ricordate che l’amore è sostegno reciproco. Ricordate che non è colpa vostra, io non mi sento in colpa, non ho nemmeno paura, che mi spaccassero la faccia un’altra volta”. Parole che vogliono mandare un messaggio importante e di speranza: “Lotterò affinché nessuna persona si senta come me – ha aggiunto -. La violenza, psicologia e fisica non dovrebbe esistere per nessuno. Se la mia denuncia può essere una forza per qualcuno, che arrivi il più lontano possibile. Un uomo dopo aver toccato una donna smette di essere un uomo”.
“Spero che il mio coraggio sia di ispirazione – conclude il video -. Sto guarendo velocemente perché dentro di me ho una forza che va oltre ogni logica e ogni legge. Amatevi, rispettatevi e non abbiate paura: io tornerò più forte di prima, piena di amore e di voglia di vivere e tornerò a cantare e a vivere la musica ancora con più passione. Ricordate che chi resta in silenzio è complice, chi non parla è complice. Siate forti. A tutte le donne: credete in voi stesse e non abbiate paura”.
La 26enne ha voluto anche ringraziare tutte le persone che le sono state vicino in questo complesso momento ed anche tutto il personale medico del nosocomio sannita che si è preso cura di lei durante il ricovero.