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Sant’Agata de’ Goti, genitori pro dad: “Dal sindaco nessuna risposta. Azzardato riavviare lezioni”
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“Abbiamo presentato la nostra legittima richiesta al sindaco, Salvatore Riccio, chiedendo di prolungarsi la sospensione della didattica in presenza. Come noto e come evidente, la nostra istanza non è stata accolta”.
“Così Giuseppe Fortunato e Mena Di Stasi, rappresentanti dei genitori che, nel primo pomeriggio di martedì 8 dicembre, avevano presentato la specifica richiesta all’amministrazione comunale di Sant’Agata de’ Goti per il tramite del primo cittadino.
“Non entriamo nel merito della decisione del sindaco che ha deciso di assecondare il provvedimento della Regione Campania. Rispettiamo le istituzioni – dichiarano i rappresentanti dei genitori pro dad – ovviamente non condividendo il contenuto della scelta intrapresa. Non è un problema solo di sostanza, però. Bensì anche di forma. Dall’amministrazione comunale non abbiamo ricevuto alcun minimo riscontro, neppure per le vie brevi.
Come si ricorda, in una prima circostanza genitori di circa 420 bambini avevano sposato la campagna di adesione pro-dad auspicando che tale soluzione potesse essere adottata per tutto il mese di dicembre, attesi i pochi giorni di effettiva frequenza prima delle vacanze natalizie nonché l’aumento dei casi cittadini – circa 40 negli ultimi otto giorni per 117 attuali situazioni di positività.
Quindi, all’indomani della ordinanza numero 95 della Regione Campania, le adesioni erano state ristrette ai soli piccoli delle prime due classi della Primaria, le uniche interessate dal ritorno “obbligatorio” in aula. E, in tale ultima circostanza, le richieste dei genitori di piccoli della prima e seconda elementare erano state in numero di settanta. Tuttavia, dal Comune è stato silenzio assoluto.”
“Quanto meno fino alla serata di ieri – aggiungono – non ci è stato dato cenno alcuno, neppure in forma di cortesia, per motivare il diniego.Totalmente ignorate le motivazioni di un corposo numero di famiglie, che tutto sono tranne che dettate da un capriccio.
Ai genitori che avevano sposato la “petizione” non abbiamo potuto fornire motivazioni rispetto alle decisioni intraprese dal sindaco e dell’amministrazione tutta. Non possiamo che prenderne atto.”
“Rinnoviamo le nostre perplessità – concludono – dal momento che ci pare azzardato, si ripete, riavviare le lezioni per una manciata di giorni esponendo bimbi, personale e famiglie ad un rischio che, comunque, non è escludibile.
Ciò nonostante il rigido rispetto dei protocolli all’interno delle scuole. Resteremo attenti, vigili. Pronti a reiterare l’istanza nel mese di gennaio, qualora sussistessero le condizioni. Sempre nel rispetto delle opinioni di tutti.”