ECONOMIA
Covid e crisi del commercio, Campese: ‘Imprese senza fiato. Paura per nuovo stop’
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Un tessuto produttivo fortemente colpito con perdite del primo lockdown che non sono state ancora ammortizzate e con il fiato sempre più corto. E’ questo il complesso quadro della piccola impresa sannita – stiamo parlando di commercianti, ristoratori ed altre aziende dei diversi comparti – che in questi giorni stanno facendo i conti con la paura di una nuova chiusura e le questioni legate alle restrizioni già in atto.
Un tema che è stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica dalle diverse manifestazioni che si sono susseguite la scorsa settimana e che rappresenta un problema reale per l’economia del Sannio. Ntr24 ha fatto il punto della situazione con il presidente della Claai ed ex numero uno della Camera di Commercio di Benevento, Antonio Campese.
I dati raccolti dall’ente camerale negli ultimi mesi parlano di perdite mostruose per aziende sannite, ma a preoccupare è anche l’aspetto psicologico del consumatore che è portato ad evitare di spendere in alcuni beni e servizi in un clima fortemente instabile come quello che stiamo vivendo.
E alle porte c’è il Natale. Il periodo natalizio, infatti, per molte imprese rappresentava un’ancora di salvezza in termini di incassi e fatturato. La prospettiva attuale, però, non sembra delle migliori con le previsioni che fanno presagire un calo netto dei consumi, ma anche la difficoltà dei commercianti per i rifornimenti.
Sullo sfondo resta il tema dei ristori. Si è perlato anche di rimborsi al posto di contributi una tantum: “Il rischio è quello di ritrovarsi nella giungla delle compatibilità legali – ha concluso Campese – c’è bisogno di intervenire nell’impianto legislativo perché tutte le imprese affrontano la “seconda ondata” in una situazione di maggiore vulnerabilità rispetto allo scenario di marzo”.