fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Sindacati

Violenza sulle donne, la Cisl: ‘Necessario potenziare rete di supporto alle vittime’

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, ricorda ogni 25 novembre l’impegno inderogabile per tutti, istituzioni pubbliche e private, associazioni e movimenti a proseguire in ogni contesto la riflessione e la sensibilizzazione per sconfiggere il dilagante e assai deplorevole fenomeno della violenza contro le donne.

Il Coordinamento Nazionale Donne Cisl e le Associazioni cattoliche, Umofc (Unione mondiale delle donne Cattoliche ), ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) , Azione Cattolica Italiana, Centro Italiano Femminile,  API-COLF (Associazione Professionale Italiana Collaboratori Familiari), Confederazione Italiana dei Consultori Familiari di Ispirazione CristianaFondazione Beato Federico Ozanam – San Vincenzo De Pauli dicono “Stop alla violenza sulle donne” con manifestazioni, dibattiti, confronti e convegni, ma non basta.

“Occorre un forte movimento etico per rompere la subcultura del “possesso” – dichiara la coordinatrice femminile Cisl Irpinia Sannio Marinella Sgambato – ma occorre rompere il silenzio, occorre che le donne non sottovalutino e non tacciano i primi segnali di pericolo per evitare il crescendo che porta ad atti irrimediabili.

Il nostro Coordinamento Donne Cisl da sempre attento all’infanzia e alle donne, fa appello in occasione della ricorrenza del 25 novembre, affinché si possa investire maggiore attenzione ed energie nella prevenzione di tutti i fenomeni di violenza, anche quelli che nella famiglia si generano e si alimentano e che si ripercuotono anche sui minori, spesso vittime dirette e passive della stessa violenza.”

“Gli ultimi dati aggiornati al 2019 – dichiara ancora Marinella Sgambato Coordinatrice femminile Cisl IrpiniaSannio – parla di 88 vittime ogni giorno: una donna ogni 15 minuti. L’Istat – in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità e le Regioni – ha condotto la prima indagine sui 281 centri anti-violenza in Italia, diffusa a fine ottobre, secondo la quale nel 2017 si sono rivolte ai centri anti-violenza 43.467 donne (15,5 ogni 10 mila). Il 67,2% ha iniziato un percorso di uscita dalla violenza (10,7 ogni 10 mila). Tra quelle che hanno iniziato questo percorso, il 63,7% ha figli, minorenni nel 72,8% dei casi.

Tutto ciò mette in luce l’insufficienza dell’offerta dei centri anti-violenza. La legge di ratifica della Convenzione di Istanbul del 2013, infatti, individua come obiettivo quello di avere un centro anti-violenza ogni 10 mila abitanti. Al 31 dicembre 2017 sono attivi in Italia 281 centri anti-violenza, pari a 0,05 centri per 10 mila abitanti.

Le donne straniere costituiscono il 27% delle utenti prese in carico dai centri. Quelle che hanno figli minori sono il 46,4%; percentuali più elevate si registrano nelle Isole (54,8%) e nel Centro (51,3%) e, a livello regionale, in Campania (66%) e Sardegna (60%). Occorre sottolineare che la percentuale più alta rispetto alle forme di violenza subita dalle donne che si rivolgono ai centri anti-violenza è rappresentata dalla violenza psicologica sulle donne, che rappresenta il 73,6 per cento.

Il problema è il potere, la sopraffazione, l’intenzione degli uomini di mettere un limite alla vita delle donne. Maltrattamenti, atti di stalking, violenze sessuali, percosse, nel 60% dei casi sono commessi dall’ex partner. Inoltre, le vittime e gli aggressori appartengono a tutte le classi sociali e culturali e a tutti i ceti economici. La donna che non trova il coraggio di confessarsi, si sente ancora più sola e incompresa.

Il nostro obiettivo invece è quello di raccontare la forza delle donne che sopravvivono in una relazione violenta e successivamente ne escono e ricostruiscono la propria vita attraverso la nostra rete di servizi presente sul territorio. Rete che inevitabilmente ha bisogno di essere potenziata e coadiuvata attraverso il supporto in termini economici e di investimenti da parte delle istituzioni. Noi come organizzazione sindacale possiamo combattere la disinformazione e assistere le vittime di violenza attraverso un sostegno di natura legale e psicologico. Ma – conclude Sgambato – dobbiamo farlo insieme alle istituzioni, agli enti e alle associazioni presenti sul nostro territorio.”

Annuncio

Correlati

redazione 1 settimana fa

De Vizia: “Giovani operatori sanitari e sociali aiutateci a pianificare e gestire la salute delle donne”

redazione 1 settimana fa

Ad Apice focus sulla violenza di genere organizzato da U.Di.Con Regione Campania

redazione 2 settimane fa

Coppola: ‘Con sindacati sempre aperto il canale del dialogo, su bodycam no a strumentalizzazioni: normativa è chiara’

redazione 1 mese fa

(H) Open Week sulla Salute della Donna: dal 18 al 24 aprile visite gratuite al Fatebenefratelli

Dall'autore

redazione 1 minuto fa

La Lega e le possibili nomine alla Provincia: “Chiediamo alle autorità di vigilanza di tenere altissima la guardia”

redazione 3 minuti fa

Gli studenti dell’istituto Alberti protagonisti alla full immersion ‘Orientalife’ di Napoli

redazione 6 minuti fa

Biogas a Decorata, ambientalisti: “Ora tocca all’amministrazione di Colle scegliere da che parte stare”

redazione 14 minuti fa

Due alunne del Telesi@ premiate al concorso “Io filosofa/o”

Primo piano

redazione 21 minuti fa

‘Galilei-Vetrone’, ‘Alberti’ e ‘Giannone’: tre opzioni in campo per il trasferimento alunni, lunedì 20 la decisione

redazione 2 ore fa

Da Baselice a Benevento per partorire: ma la bimba “va di fretta” e nasce alla Guardia Medica di San Marco dei Cavoti

redazione 2 ore fa

McDonald’s: nuova apertura nel Sannio? Contatti in corso con il Comune di Telese Terme

Giammarco Feleppa 4 ore fa

Benevento, Festa della Madonna delle Grazie dal 30 giugno al 3 luglio. Resta il ‘nodo’ giostre

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content