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I sindaci dell’Alto Tammaro sul piede di guerra: “No a impianto rifiuti a Sassinoro”
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Un impianto di compostaggio, capace di lavorare 62 tonnellate di rifiuti al giorno, potrebbe sorgere a Sassinoro. E’ la notizia choc lanciata, questo pomeriggio, dai sindaci di Fragneto Monforte, Raffaele Caputo, e di Sassinoro, Pasqualino Cusano, nel corso della conferenza stampa per presentare la 31esima edizione del raduno internazionale di Mongolfiere.
Una vicenda che lascia l’amaro in bocca ai primi cittadini che chiedono maggiore tutela alla Regione Campania e alla Provincia di Benevento.
La decisione è stata assunta nel corso della conferenza dei servizi della Regione per iniziare ad impostare il progetto. Il sito interessato è un vecchio opificio in disuso nel territorio di Sassinoro.
“La struttura – ha spiegato Cusano – era stata individuata per un impianto di compostaggio molto piccolo e legato solo ai Comuni dell’area del Tammaro. Oggi, invece, scopriamo che si vorrebbe realizzare una struttura enorme per trattare la frazione umida”.
Sotto accusa l’atteggiamento di Provincia e Regione secondo i primi cittadini. “Al tavolo – ha dichiarato Cusano – la Rocca era assente. Palazzo Santa Lucia, invece, sembra aver dimenticato le azioni di promozione e valorizzazione delle aree interne e giudica solo tecnicamente un progetto che distruggerebbe tutto il lavoro che i Comuni fanno per la crescita dei territori”.