Featured
‘Eolico selvaggio’ a Pontelandolfo, i cittadini: “Quelle pale ci hanno rovinato la vita”
Ascolta la lettura dell'articolo
“Quando abbiamo visto i sigilli alle pale eoliche ci siamo commossi”. A parlare è il signor Carmine Mancini, membro del comitato “Contro l’eolico selvaggio” di Pontelandolfo. A pochi giorni dalla decisione della Procura della Repubblica di Benevento che ha stabilito il sequestro preventivo per sei impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile eolica on shore, i residenti della zona dove sorgono alcune delle pale “fermate” dalla magistratura hanno deciso di raccontare ai microfoni di Ntr24 le proprie storie.
Racconti simili che riferiscono di problemi con il sonno, l’impossibilità di condurre vite normali ed occuparsi delle attività quotidiane in seguito al posizionamento, nelle immediate vicinanze delle abitazioni, degli impianti che generavano un rumore insostenibile.
Parole che dovranno essere riscontrate dalle indagini della magistratura per accertare una possibile correlazione tra i malanni fisici e psicologici dei cittadini e la presenza delle strutture. Intanto, però, la Procura ha spiegato che “proprio a Pontelandolfo, gli interventi sono stati realizzati in zone densamente antropizzate, tra numerose abitazioni, luoghi abituali di lavoro e borghi, in assenza di ogni valutazione in ordine al rispetto delle distanze minime di legge, al rischio di incidenti di natura meccanica o provocati da incendi o di impatto acustico”.
“Ringraziamo i militari della Guardia di Finanza di Benevento – hanno aggiunto dal comitato -. Le loro indagini hanno permesso ai tecnici della Procura di accertare di persona e porre fine alle nostre sofferenze. Confidiamo nella magistratura affinché tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo all’assalto del nostro territorio, paghino”.
“La nostra battaglia – hanno concluso – non è contro l’energia eolica, ma contro chi pensa di poter aggredire i territori senza nessuna regola. Speriamo che questo caso possa servire da esempio anche per altri”.
A dare sostegno ai cittadini di Pontelandolfo c’erano anche alcuni allevatori di Morcone, anche loro impegnati in una battaglia decennale contro l’eolico selvaggio. “Siamo vicini ai residenti – ha spiegato Maria Mastroantoni -. Il nostro territorio è la vera ricchezza da tutelare e noi faremo di tutto per difendere il Sannio”.