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CULTURA

“American Pastoral”, c’è anche un po’ di Sannio nel film di Ewan McGregor

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Chi dovesse scorrere i titoli di testa di “American Pastoral”, film in programmazione in questi giorni in tutte le sale italiane, si accorgerà che il cognome dello sceneggiatore – John Romano – evoca un piccolo granello italiano, anzi sannita. Il film diretto ed interpretato Ewan McGregor con al fianco una bellissima Jennifer Connelly è stato sceneggiato dal film-maker americano di radici beneventane.

La storia, tratta da un celeberrimo romanzo di Philip Roth vincitore del Premio Pulitzer 1998 e riscritta per il cinema proprio da John Romano, è quella di Seymour Levov noto come “lo Svedese” ed interpretato dallo stesso regista scozzese, di sua moglie Down (J. Connelly) e della figlia “ribelle” Merry (Dakota Fanning).

Il film attraversa la diversa esperienza generazionale negli USA del dopoguerra: quella di una famiglia borghese in aperto contrasto con i figli, oppositori militanti del conflitto statunitense in Vietnam e sostenitori dei diritti degli afro-americani. “Swede”, classica espressione dell’american dream: bello, ricco, atleta e imprenditore di successo, una moglie dalla bellezza “certificata” dal titolo giovanile di Miss New Jersey e una figlia unica che patisce la “perfezione” familiare di cui si sente prigioniera.

Ma il patinato microcosmo dei coniugi Levov va a pezzi quando scoprono che la figlia adolescente compie un attacco terroristico che uccide una persona. Lo Svedese, nella disperata ricerca della figlia latitante, conoscerà l’inferno e compirà un doloroso percorso di consapevolezza; non senza descrivere, inconsapevolmente, i tratti di decadenza e di inesorabile eclissi del sogno americano.

La storia – quella vera – di John, invece, parte dal nonno beneventano Raffaele Romano (figlio di Vincenzo Romano, noto commerciante della città) che negli anni tra le due guerre mondiali emigra da Benevento negli USA portando con se la moglie ed il figlio Giovanni da cui nascono appunto John ed i suoi tre fratelli Robert, Richard e Joan.

Il nostro conterraneo John, costantemente alle prese con il turbinoso ed assorbente mondo hollywoodiano non ha mai – finora – calcato la terra atavica, ma i suoi fratelli (da ultimi il Primario medico Richard e la direttrice didattica Joan) vengono molto spesso in Italia non tralasciando mai una visita alle beneventanissime cugine Romano, mostrando e dimostrando un amore spontaneo, istintuale per la città dei loro nonni. L’ultima apparizione dei fratelli minori di John data alcuni mesi or sono allorquando annunciarono, agli orgogliosi parenti sanniti, che per John era in atto con “American pastoral” la sua ulteriore, definitiva consacrazione nell’olimpo della cinematografia d’oltreoceano.

Non senza la “reiterata” promessa/speranza di trascinare, prima o poi, anche John nell’italo suolo della famiglia paterna (la loro mamma Mildred era statunitense), magari accompagnato dal suo amico personale … “Swede” Levov al secolo Ewan McGregor!

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