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Migranti nel Sannio, i sindaci chiedono regole certe. Scetta: “Pronto a dimettermi”
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La questione dell’arrivo dei migranti nel Sannio continua a preoccupare e il primo cittadino di Castelvenere, Mario Scetta, ha minacciato pubblicamente di volersi dimettere se non sarà trovata una soluzione al fenomeno. L’annuncio è avvenuto questa mattina nel corso della riunione convocata dal presidente della Rocca dei Rettori, Claudio Ricci, su richiesta dei primi cittadini della Valle Telesina.
Come si ricorderà, lo scorso 30 agosto i sindaci di Castelvenere, Telese Terme, Guardia Sanframondi, Torrecuso, Sant’Agata dei Goti, Solopaca, Amorosi e Dugenta chiesero un confronto allargato a tutti gli Enti locali e alla Prefettura per affrontare il tema e trovare soluzioni condivise.
Il problema, ribadito anche nella riunione odierna, non riguarda la presenza sul territorio dei richiedenti asilo, ma la gestione dei flussi e la distribuzione nel Sannio degli ospiti dei centri d’accoglienza.
All’appello hanno risposto oltre 30 amministrazioni sulle 78 invitate: assenti, tra gli altri, i rappresentanti di Palazzo Mosti. In sostanza, i sindaci chiedono maggiore coinvolgimento nella gestione dei migranti: “Non è possibile – hanno commentato all’unanimità – che nessuno ci avverta di quante persone giungeranno nelle nostre comunità: lo scopriamo solo a cose fatte o se si devono risolvere problemi di ordine pubblico, concedere agibilità o documenti di identità”.
La richiesta, dunque, è quella di una maggiore partecipazione nel governo dei flussi. Nelle prossime settimane si provvederà a richiedere un intervento della deputazione nazionale e regionale per la proposta di una norma che possa regolamentare gli arrivi, anche in vista dei prossimi bandi della Prefettura – che scadranno lunedì prossimo – che vedranno l’istituzione di 23 nuovi centri d’accoglienza. Contestualmente sarà interpellato anche il Ministero degli Interni.
“I Comuni che già ospitano immigrati – ha specificato il prefetto vicario Giuseppe Canale – non potranno riceverne altri”. Attualmente, però, non esiste una normativa che prevede il rispetto di una percentuale sulla distribuzione sui singoli territori.
Su questo tema, però, i sindaci chiedono di intervenire all’Anci per affrettare l’iter per ratificare la proposta dell’associazione dei Comuni che prevede l’aliquota di 2,5 migranti ogni 1000 abitanti. “Solo così – ribadiscono i primi cittadini – potremo effettivamente creare un vero sistema di accoglienza”.
I tempi, tuttavia, non si preannunciano brevi, come ha spiegato il presidente di Anci Campania e sindaco di Afragola, Domenico Tuccillo. Oltre al numero dei migranti, l’auspicio di Tuccillo è che i sindaci non vengano abbandonati e che anche le responsabilità vengano divise in maniera più equa.