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Zootecnia e bandi Psr, Mondo Rurale ringrazia Mastella per l’interessamento in Regione

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“Gentile redazione,
in rappresentanza del Centro di Assistenza agricola autorizzato UNICAA BN02 e in qualità di Presidente dell’ASSOCIAZIONE MONDO RURALE, chiedo la pubblicazione di questa nota per ringraziare chi ha ritenuto di dare maggiore forza alla causa che ho inteso perorare nell’interesse del settore agricolo provinciale beneventano.

Un ringraziamento speciale va all’Onorevole Clemente Mastella, Sindaco di Benevento, col quale vorrei pubblicamente ripartire il successo riscosso per avere mostrato grande sensibilità verso le istanze non solo della città che rappresenta, ma di un intero territorio e nell’interesse di un più auspicato sviluppo economico della nostra provincia. Da me sollecitato sulla problematica che appresso si espone, l’onorevole Mastella con un lodevole ed ancorché tempestivo intervento ha attenzionato i vertici della Regione Campania chiedendo di accogliere osservazioni e correttivi alle bozze dei suddetti programmi, polarizzando l’attenzione sulle osservazioni che ho ufficialmente e con forza ritenuto di porre in occasione dell’attesissima apertura dei bandi di programmi di finanziamento P.S.R. 2014-2020.

E’ di pochi giorni fa la notizia dell’accoglimento di una delle tante osservazioni poste all’attenzione della commissione tecnica regionale che lavora alla struttura della programmazione delle risorse comunitarie, ad opera della UNICAA BN02 di Benevento che pur se non annoverata tra le più conosciute associazioni di categoria e forse a dispetto della proterva inerzia delle più grandi, ha posto sul tappeto della Regione il tema centrale dello sviluppo del comparto zootecnico nostrano.

Proprio in concomitanza dell’approvazione dei programmi di finanziamento ha intentato una vera e propria battaglia a difesa dei propri iscritti e più in generale delle centinaia di allevatori soccidari delle note aziende AIA e Veronesi disseminate su tutto il territorio provinciale. Il Fatto: dalle bozze dei bandi di prossima pubblicazione, infatti, emergeva una tecnicistica restrizione che avrebbe penalizzato quelle centinaia di imprenditori agricoli che si vuole rammentare anche e soprattutto grazie al supporto di precedenti finanziamenti europei del settennio scorso (circa 52 milioni di euro erogati) con le paventate restrizioni non avrebbero potuto attuare miglioramenti, ampliamenti ed innovazioni tecnologiche pure costantemente richiesti dalle stringenti norme europee che regolano la moderna zootecnia. Settore che, ricordiamo, investe i sotto comparti degli avicoli, suinicoli e bovini.

In caso di mancato accoglimento dell’osservazione, si correva il rischio reale che il comparto, di cui la sola produzione avicola è stimata in oltre e 60 milioni di euro, sarebbe stato decimato unitamente ad un indotto di migliaia di addetti con gravi ripercussioni sulla già sofferta economia del mercato locale e nazionale.

Per comprendere appieno l’efficacia di tale intervento, vale la pena riassumere la storia di questi agricoltori del nostro territorio che occupano aree con caratteristiche geografiche tipicamente collinari che hanno condizionato non poco il settore dell’agricoltura tradizionale e del settore tabacchicolo in primis. Sicché da qualche decennio le imprese con l’intento specifico di differenziare le produzioni e da veri antesignani si sono dedicati a nuove forme di produzione investendo milioni di euro e realizzando moderni capannoni dedicati agli allevamenti intensivi a servizio di produzioni quasi totalmente in soccida anche per porsi al riparo del mercato della globalizzazione.

A riprova della forza che in gruppo si può sprigionare, il risultato ottenuto sottolinea la pervicace presenza di rappresentanti sindacali dell’impresa agricola che coinvolgendo le istituzioni e facendo bene il proprio lavoro si prodigano non per piaggeria o per “captatio benevolentiae“, ma nell’esclusivo interesse e benessere del settore che rappresentano.

Il mondo agricolo, in particolare la zootecnia, ha così potuto segnare un risultato più che soddisfacente”. (Daniela Antonella Ucci)

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