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Sannio St.A.R.T si concretizza con due progetti su fiumi e risorse forestali
Green economy e occupazione le direttrici delle ipotesi progettuali presentate a Torrecuso che rendono concreto quanto emerso dalla convention di Telese Terme a settembre scorso.Ascolta la lettura dell'articolo
Un project financing per la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione dell’habitat fluviale del Sannio e un contratto di sviluppo per la tutela e la conservazione delle risorse forestali sono le due prime proposte per la costruzione di un territorio ecosostenibile.
Sono le due proposte, presentate questa mattina a Palazzo Caracciolo di Torrecuso alla presenza di rappresentanti della politica nazionale, regionale e locale e di imprenditori sanniti, con cui si vuole rendere concreto quanto emerso a Telese Terme a settembre scorso nell’ambito di “Sannio St.A.R.T. – Stakeholder in Assemblea per la Rigenerazione Territoriale”, l’iniziativa promossa dal Pd provinciale su spinta del consigliere regionale, all’epoca ancora segretario provinciale del partito, Mino Mortaruolo.
“Si tratta – ha dichiarato il consigliere regionale – di occasioni concrete di occupazione e di sviluppo dell’economia sostenibile nella nostra provincia, che sconta ancora i danni dell’alluvione di ottobre scorso.”
Ipotesi progettuali attuabili grazie all’apporto, nel primo caso di 30 imprese sannite e di enti pubblici atti al controllo, nel secondo caso di un accordo di programma che “comporterà miglioramenti anche per i lavoratori del settore bloccato nel Sannio da 5 anni ma che ha visto delle novità grazie alle scelte del governatore della Campania De Luca e della sua giunta.”
In particolare, il progetto sull’habitat fluviale viene riportato alla luce a due anni dalla sua discussione in sede di conferenza dei servizi nel 2014, dopo l’elaborazione da parte dell’Ati nel 2013 e la validazione da parte di Sannio Europa e ha incassato anche il plauso del commissario straordinario per l’Emergenza Alluvione nel Sannio, Giuseppe Grimaldi.
“Azioni innovative – è stato evidenziato durante l’incontro – che rappresentano per la politica di sviluppo territoriale una direzione quasi obbligatoria in un momento in cui anche la finanza e l’economia mondiali si stanno orientando per i propri investimenti verso aziende che operano nell’energia sostenibile e rinnovabile”.
L’iniziativa di oggi cade casualmente il giorno dopo il referundum sulle trivellazioni in mare che non ha raggiunto il quorum e per il quale nel Sannio, pur interessato da progetti di ricerca del petrolio sulla terraferma contenuti nello Sblocca Italia, ha votato soltanto il 26,58% degli aventi diritto.
“Un cambio di passo e di mentalità è necessario”, secondo Mortaruolo che ritiene “compito della politica contribuire al cambiamento.”
Le dichiarazioni nel servizio video