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Autovelox sulla “Telesina”, il Movimento Difesa del Cittadino: “Si punti sulla prevenzione e non sulle multe”
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GUARDA VIDEO Oltre trentamila verbali accertati dall’inizio dell’anno fino a settembre, quattro limiti di velocità differenti su un tratto di 65 chilometri e automobilisti esasperati. E’ questa la fotografia più recente della strada statale 372 “Telesina” che collega il capoluogo sannita a Caianello e all’autostrada A1.
Un’arteria fondamentale per il Sannio e le sue imprese, ma che da anni è al centro di polemiche: prima per il tanto atteso, ma ancora non avvenuto, raddoppio della carreggiata e poi per la presenza in particolare di due autovelox, uno nel territorio di Puglianello e l’altro in quello di Paupisi.
Sulla questione è intervenuto il Movimento Difesa del Cittadino in seguito alle numerose richieste di consulenza ed aiuto che sono arrivate dagli automobilisti. La maggior parte delle infrazioni – scrive l’associazione in una nota – viene registrata lungo tratti di strada rettilinei dove vige il limite di 60 Km/h.
Un limite così “basso” su una strada classificata come “Extraurbana secondaria”, dove normalmente il limite dovrebbe essere di 90, può creare moltissime difficoltà agli utenti. Inoltre, i differenti limiti di velocità che sono stati posizionati lungo la strada contribuiscono a confondere gli automobilisti e rendere il viaggio più problematico.
“L’Anas – ha spiegato il consulente legale del Movimento, Vincenzo Cavuoto – ha la facoltà di stabilire i limiti, però, appare paradossale che il motivo venga individuato nello ‘scadimento della pavimentazione stradale’”.
Accanto agli aspetti legati alla velocità, il Movimento Difesa del Cittadino punta, soprattutto, alla prevenzione e non alla repressione. In sostanza, seguendo le indicazioni del legislatore, l’autovelox dovrebbe rappresentare un deterrente e non uno strumento per fare cassa.
“Gli automobilisti devono sempre rispettare i segnali – ha concluso Cavuoto –. Il nostro obiettivo, però, è quello di ridurre le cause che stanno portando a questa grande abbondanza di multe”.
L’intervista nel servizio video