ECONOMIA
PIF Vitis, l’innovazione tecnologica e culturale nella viticoltura per un nuovo modello sviluppo del Sannio
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GUARDA VIDEO “Sono 100 milioni le bottiglie di vino prodotte nel Sannio per un valore economico di circa 350 milioni di euro, un potenziale economico e occupazionale fortissimo e un elemento molto attrattivo per il nostro territorio, da valorizzare e da salvaguardare attraverso un processo di innovazione non solo tecnologica ma anche e soprattutto sociale e culturale che permetta ai produttori locali di agganciare per il futuro il mercato globale e il turismo di qualità”.
E’ quanto dichiarato dal direttore del Consorzio Tutela Vini Sannio Dop, Nicola Matarazzo, agli allievi dell’istituto agrario “Mario Vetrone” di contrada Piano Cappelle a Benevento, dove si è svolta la sessione mattutina della giornata conclusiva della campagna di informazione sul PIF Vitis realizzata dal Formez Pa che, cominciata a marzo 2015, ha avuto l’obiettivo di divulgare quanto appreso, tramite analisi, progetti di ricerca peraltro ancora in corso e sperimentazioni, sulle vigne e sulle cantine del Sannio protagoniste del progetto integrato della filiera vitivinicola iniziato a dicembre 2014 nell’ambito della programmazione di sviluppo rurale della Regione Campania 2007/2013 finalizzato ad accrescere il valore del comparto attraverso l’innovazione e la sinergia tra privati e sistema pubblico.
L’elemento di novità, secondo Matarazzo, apportato dal Pif Vitis in un consorzio che già per su natura giuridica rappresenta un modello riuscito di integrazione, è dato dalla visione comune del processo di sviluppo di un territorio e di un suo comparto in cui parte privata e parte pubblica interagiscono condividendo esperienze conoscenze e ruoli.
La parte pubblica, però, secondo quanto evidenziato dagli attori del soggetto capofila del progetto, ovvero il Consorzio Tutela Vini Sannio Dop, ha mostrato qualche debolezza operativa che potrebbe essere superata attraverso una maggiore semplificazione burocratica con la prossima programmazione che prevede tra le altre cose, come ha spiegato il referente del Fomez Antonio Russo, una strategia di specializzazione intelligente sul piano delle risorse umane.
La giornata seminariale si concluderà oggi pomeriggio presso l’associazione per l’innovazione utile e sostenibile Futuridea dove alle 16.30 è in programma una tavola rotonda su “Il consumo del suolo e i rischi per le produzioni vitivinicole” con la presenza di esperti e rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e del ministero delle Politiche agricole e forestali.
Le dichiarazioni nel servizio video