Gay Pride, Capezzone attacca il collettivo Wand: “Da loro atteggiamento aggressivo e intollerante”

“Trovo singolare che il collettivo WAND a sostegno del Gay Pride pretenda di impedire ad altri di manifestare. Francamente trovo questo atteggiamento aggressivo e intollerante rispetto ai tanti che non condividono le scelte, i comportamenti, gli atteggiamenti pubblici di chi partecipa al Gay Pride”. Così in una nota Roberto Capezzone, esponente di Fratelli d’Italia e consigliere comunale a Palazzo Mosti.

“Il Comune di Benevento – aggiunge Capezzone – ha dato il proprio patrocinio a questa manifestazione ma a mio modo di vedere il Comune di Benevento dovrebbe fare altre cose, ad esempio evitare gli sprechi di denaro pubblico per poter adeguatamente sostenere le tante famiglie in difficoltà.

La difesa della famiglia naturale – continua nella nota – è secondo me una priorità per la politica certo, vanno tutelate anche altre posizioni e situazioni giuridiche ma a condizione che dette posizioni non prevarichino i diritti altrui e soprattutto il diritto a costruire una società fondata sulla famiglia e non su situazioni di fatto che non possono costituire il modello stesso della società.

L’intolleranza espressa dall’associazione WAND – conclude Capezzone – è la riprova che non si vuole solo rivendicare un diritto ma si vuole limitare i diritti altrui, altro che libertà ed orgoglio questa è discriminazione allo stato puro. Per quanto mi riguarda esprimo solidarietà a chi dissente dalla celebrazione di una simile manifestazione che in un momento di forte crisi economica e sociale resta espressione di pochi per colpire la sensibilità, i valori e i diritti di molti”.

LA REPLICA DEL COLLETTIVO WAND – “Caro signor Capezzone, ci teniamo a precisare che il collettivo Wand non ha mai preteso di impedire di manifestare ad altri, ma ha semplicemente chiesto di spostare la data della manifestazione di Forza Nuova e non per questioni ideologiche, ma semplicemente per questioni di ordine pubblico”. Inizia così la replica del collettivo Wand, attraverso il social network Facebook, al consigliere comunale Roberto Capezzone.

“Sarà la polizia – si chiede il collettivo – capace di impedire l’infiltrazione di violenti all’interno della nostra manifestazione? Sarà capace di garantire la sicurezza di circa quattromila persone che arriveranno e partiranno dalla città in orari diversi? È giusto che Benevento dia a chi arriva da fuori l’immagine di una città in cui sentirsi in pericolo? Queste sono le nostre preoccupazioni e ci dispiace che lei, che dovrebbe rappresentare le nostre esigenze, in quanto cittadini beneventani, non le abbia colte. Eppure sarebbe bastato contattarci ed avere un confronto, un dialogo, ma ci rendiamo conto che la cosa è più difficile e meno mediatica di un comunicato stampa.

Per quanto riguarda poi quel discorso sulla famiglia naturale, vorremmo farle notare una cosa: lei indossa degli occhiali da vista, ma se la natura ha deciso che la sua vista non fosse perfetta, perché cercare di rimediare con metodi innaturali? Domanda assurda questa? Fortunatamente – conclude la nota – alla miopia fisica si trovano rimedi, a quella mentale chissà”.