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Benevento: via Grimoaldo Re, rifiuti ed eternit fanno da sfondo all’ingresso di Parco Cellarulo
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Non c’è limite all’inciviltà: neanche quando di mezzo c’è un’area verde e archeologica come il Parco Cellarulo. L’area, che conserva l’insediamento sannita originario della città divenuto poi la Benevento romana, è momentaneamente chiusa, certo; ma che rappresenta, comunque, la concreta possibilità di realizzare uno sviluppo sostenibile che crei equilibrio e armonia cioè in armonia tra le esigenze della popolazione e quella della natura.
E invece c’è chi ancora è indifferente all’ambiente e alla sua tutela, trovando del tutto normale sversare rifiuti di ogni tipo, anche ingombranti, approfittando di un vicino sottopassaggio e della chiusura al traffico della stradina, che costeggia l’ingresso di Parco Cellarulo in corrispondenza di via Grimoaldo Re, diventata location privilegiata per la discarica abusiva e talvolta anche luogo di un frettoloso incontro tra le prostitute e i loro clienti.
Come si può notare dalle immagini riprese dalla telecamere di NTR24, infatti, ci sono scarpe, frigoriferi, piatti, bottiglie di vetro, sacchetti di rifiuti, pneumatici, water e lastre frantumate di eternit.
Un’area, dunque, che dovrebbe essere il fulcro dell’attenzione, non solo delle istituzioni, ma soprattutto dei cittadini, è divenuta periferia morale e geografica della città a causa dei cattivi comportamenti.