Salute
Tumori, esami gratis in Campania: al via il decreto per screening preventivi
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La Campania fa un passo avanti sul fronte della prevenzione di tumori; in particolare quelli che colpiscono utero, seno e colon. La Regione, infatti, ha dato il via al piano per lo screening gratuito dei pazienti a rischio. L’obiettivo della giunta Caldoro è quello di riorganizzare la prevenzione che, a causa dei conti in rosso e dei tagli, da anni non è garantita in modo omogeneo in tutto il territorio regionale.
La decisione, si legge in una nota, si inserisce nel quadro degli interventi previsti per l’ applicazione del Registro Tumori in Campania ed amplia l’attivita’ che da tempo la Regione Campania ha avviato su tutto il territorio regionale. L’attivita’ di prevenzione parte da tre dei principali tumori che colpiscono la popolazione italiana, appunto il cancro della cervice uterina, della mammella e del colon retto.
La prevenzione gratuita funzionerà così: l’Asl contatterà i pazienti a rischio fissando l’appuntamento per lo screening anti-tumorale. In particolare: screening della mammella – il test va effettuato ogni 2 anni e quindi mediamente è necessario raggiungere tramite invito ogni anno la metà della popolazione totale, viene fissato al 30% per il primo anno l’obiettivo di adesione della popolazione target della Campania e il restante al secondo; screening della cervice uterina – il test va effettuato ogni 3 anni, quindi mediamente è necessario raggiungere tramite invito ogni anno un terzo della popolazione.
L’obiettivo è del 17% per il primo anno, del 34% di adesione per il secondo anno, e del resto per il terzo; screening del colon-retto – per il primo anno è sufficiente l’attivazione del programma aziendale.
Il test va effettuato ogni 2 anni e quindi mediamente è necessario raggiungere ogni anno la meta’ della popolazione. L’obiettivo è fissato al 25 % di adesione per il primo anno e il resto al secondo.
Presso la Direzione generale della Salute sarà attivato un Coordinamento regionale dei programmi di screening per ogni azienda sanitaria, che opererà in raccordo funzionale con il Coordinamento regionale dei Registri Tumori. Per la realizzazione di quanto programmato sono state erogate, in origine, risorse regionali per l’attuazione degli studi di fattibilità elaborati dalle Asl, e successivamente utilizzate le quote di finanziamento allo scopo destinate dal Ministero della Salute per il suo ampliamento e potenziamento e per la copertura di tutto il territorio regionale. Il decreto stabilisce, infine, dei meccanismi di premialità per le Asl che raggiungono le migliori performance. I direttori generali avranno diritto all’indennità di risultato in base alla loro capacita’ di raggiungere gli obiettivi.