CRONACA
Benevento: estorsione e usura ai danni di imprenditori con tassi del 120%. In manette il 65enne Spina
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E’ accusato di estorsione e usura pluriaggravata nei confronti di alcuni imprenditori di Benevento. Per questo motivo alle prime luci dell’alba è finito in manette Antonio Spina, napoletano 65enne, residente a San Giorgio del Sannio.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa nella giornata di ieri dalla Procura della Repubblica di Benevento ed eseguita questa mattina dagli agenti della polizia.
Secondo quanto si apprende, l’indagato non avrebbe esitato a minacciare le sue vittime in caso di mancato pagamento dei ratei scaduti, che avevano un tasso di interesse praticato di circa il 120% annuo e 10% mensile. In pratica – come hanno riferito gli inquirenti nel corso della conferenza stampa -, su un prestito di 60mila euro di capitale, le vittime dovevano corrispondere interessi pari a 120mila euro.
Il sistema utilizzato è stato definito “scaltro” dalle forze dell’ordine, in quanto si muoveva all’interno di una ‘vacatio legis’: gli interessi, infatti, venivano riscossi attraverso cambiali intestate a terze persone e dal valore massimo di 15mila euro, che non consentivano la tracciabilità degli spostamenti finanziari. Le cambiali, inoltre, venivano utilizzate a loro volta per acquistare nuovi beni immobili intestati anch’essi ad altri.
L’indagine della Squadra Mobile, denominata “Spina nel fianco” e avviata nello scorso mese di luglio, è stata condotta anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed acquisizione di documentazione, nonché notizie raccolte presso alcune banche. A collaborare con le forze di polizia è stato il titolare di un’impresa del settore edile.
Le investigazioni in materia di usura ai danni di imprenditori emarginati dai circuiti di credito, svolte incessantemente da tutte le forze di polizia, come dimostrano anche le altre operazioni portate a termine di recente da Carabinieri e Fiamme Gialle, – scrive il Procuratore della Repubblica, Giuseppe Maddalena – manifestano la preoccupante presenza del fenomeno criminale nel nostro territorio e soprattutto a Benevento.
Secondo quanto riferisce il magistrato, si registra anche una scarsa collaborazione da parte delle vittime di usura che quasi mai denunciano gli episodi, impedendo così lo sviluppo degli accertamenti penali necessari a scoprire e arrestare gli autori dei reati.
Oltre all’arresto, gli agenti della Mobile hanno anche eseguito nei confronti del 65enne il sequestro preventivo – del valore complessivo di 120mila euro – di una villa con piscina di 800 metri quadri, dove l’uomo viveva con la moglie.
Le indagini della III Sezione della Mobile continueranno per accertare ulteriori vittime e altri reati in materia di estorsioni e usura.
Antonio Zamparelli