POLITICA
Mino Izzo lancia la sua fondazione “Veritas”. Fedele al Pdl? Dipende
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Nella sua ultima conferenza pubblica prima delle elezioni, il senatore uscente del Pdl, Mino Izzo aveva promesso: “Continuerò ad impegnarmi in politica ma a servizio dei cittadini”. Detto fatto. Perchè oggi, nel corso del consiglio provinciale, Izzo ha annunciato la nascita della sua fondazione.
Si chiamerà “Veritas”, anticipa a Ntr24. Avrà sede a Benevento ma senza un colore o una bandiera, insomma né di destra, né di sinistra e né di centro. Un progetto in cantiere da quasi un anno e che a breve sarà ufficialmente presentato
“L’obiettivo – spiega – è recuperare la necessità che deve avere ciascun cittadino che vuole impegnarsi per gli altri di dire e di partire dalla verità. Ci sono amici del mondo del sociale, delle istituzioni che hanno già aderito. Ne discuteremo ancora nei prossimi giorni”.
La fondazione dell’ex senatore sembra raccogliere già consensi bipartisan. Il primo quello del presidente della Provincia, Cimitile che ha detto di voler avviare presto un dialogo costruttivo.
Un work in progress per il consigliere di Airola. Archiviata ormai la sua esperienza a Palazzo Madama, dei rapporti con il suo partito dice: “Ho incontrato Gasparri e Quagliariello a Roma la settimana scorsa quando sono andato a liberare i miei uffici. Ho visto anche Angelino Alfano.
Io non so però quello che sarà il percorso successivo. So solamente che voglio ancora impegnarmi in politica; vedremo come e con chi anche alla luce di quelle che saranno le proposte che verranno. Ma- precisa – se dovessero essere queste sono molto perplesso”.
Certamente Izzo non ha gradito la mancata ricandidatura alle politiche, e la situazione anche con i vertici provinciali, non è cambiata nel post voto. Una sorta di guerra fredda. Nessuna chiamata, nessun incontro con il coordinatore Nunzia De Girolamo, né con gli altri rappresentanti locali del partito.
Dispiaciuto? Niente affatto. Sempre fedele al Pdl? Per Izzo nulla è scontato. “Io rimango – dichiara – un esponente di una parte politica della moderazione, laddove il Popolo della Libertà dovesse esasperare certe posizioni non mi troverà consenziente”.