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POLITICA

Bersani a Benevento: “Nel PD non c’è l’uomo solo al comando. Noi il giaguaro lo smacchiamo insieme”

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Dopo la campagna per le primarie del centrosinistra, Pierluigi Bersani ritorna a Benevento da candidato premier. Ad attenderlo all’Auditorium Calandra simpatizzanti e sostenitori del Partito Democratico sannita, che oggi piange la scomparsa del sindaco di Frasso Telesino, ricordato con un pensiero all’inizio dell’incontro.

Dopo le introduzioni affidate alle tre candidate del PD, Del Basso De Caro è rimasto seduto in prima fila accanto al sindaco Fausto Pepe, Pierluigi Bersani è salito sul palco, tra gli applausi della platea. Spazio subito alla questione Sud e alla necessità di puntare sul meridione per rilanciare il Paese, perché qui per Bersani, ci sono potenzialità ancora più grandi dei quelle del nord Italia.“L’idea che se azzoppi il Sud, – dice – il nord galoppa, è una bufala. Bisogna applicare al Sud le stesse politiche per il lavoro, ma con un quid in più”.

Un Bersani lucido, concreto, che ha coinvolto la platea con le sue ormai celebri metafore. Una su tutte quella del giaguaro da smacchiare. Compito che Bersani non vuole svolgere da solo, ma con tutto il partito. “Il giaguaro non lo smacchi da solo – ironizza – ma lo facciamo in compagnia”. Una battuta per far capire che nel PD non esiste l’uomo solo al comando.

Spazio alle risate, con un passaggio anche sull’imitazione fatta da Crozza nella serata di apertura del Festival di Sanremo. “I problemi del paese sono altri, ridere fa bene”, commenta. Ridere fa bene, per il segretario del PD. Soprattutto perché Bersani è sicuro delle buone possibilità di vittoria questa volta. “Sono anni che lavoriamo per una proposta seria e per opporci a Berlusconi”, spiega, non risparmiando nel suo intervento stoccate, non solo al Cavaliere, ma anche a Monti e a Grillo.

Bersani ha illustrato la sua ricetta per far risorgere il paese attraverso un piano per il lavoro, con un di più al Sud. “Se siamo un Paese civile – ha dichiarato – credo dobbiamo partire dalle situazioni più difficili, come quella delle decine di migliaia di lavoratori che non stanno prendendo dall’Inps i soldi delle casse integrazioni in deroga. Abbiamo poi gli esodati, i disoccupati. Le prime misure devono essere rivolte a queste situazioni”. Al centro del suo programma anche scuole, ospedali, bonifiche, banda larga e una politica industriale da rilanciare. 

Attenzione particolare, rimarca Bersani, al tema della lotta alla corruzione e all’illegalità. “Occorre partire dalla legalità, moralità e dal lavoro e quindi adottare misure sulla sobrietà della politica, sulla lotta alla corruzione e prime misure per dare un po’ di lavoro, fare un po’ di investimenti. Si deve partire così e si partirà così”. Un argomento oggetto di attacchi da parte del Pdl regionale, pochi giorni fa, per l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto amministratori del Comune di Benevento, tra cui anche il Sindaco. Per lui vige ancora l’obbligo di firma. Alla richiesta, posta all’arrivo all’auditorium, di un commento su questa situazione che coinvolge un’amministrazione Pd, Bersani ha così risposto: “Il nostro partito si è dimostrato in grado di dare una posizione di grande chiarezza. Abbiamo fiducia nella magistratura e la verità verrà a galla bene, perché…”. Stava continuando a parlare con i giornalisti, quando alcuni esponenti del suo partito fermano tutto e portano via il segretario nazionale. 

Nell’appello finale esce fuori tutta la concretezza di Pieluigi Bersani: o vinciamo noi o loro. La posta in gioco è la possibilità di voltare pagina, di superare un sistema personalistico della politica. “A chi vuole un segno di protesta, bisogna dirgli che la protesta da sola non risolve tutto, ma anche un governo senza cambiamento non serve. Noi vogliamo metterci all’incrocio di queste esigenze. Qui c’è in gioco la possibilità di voltare pagina dopo 20 anni, superando un sistema personalistico. Cosa c’è dopo Berlusconi? Boh. Dopo Monti? Boh. Dopo Grillo? Boh. Dopo Ingroia? Boh. Dopo Bersani? Il PD.” Ovazione dalla platea. Poi via, il rush finale della campagna elettorale continua.

Erika Farese

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