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Chiesa di San Modesto, vetrate realizzate dai detenuti. Palma: “Importante percorso formativo”
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Saranno Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta e la Sacra Famiglia i primi soggetti che i detenuti della casa circondariale di Benevento ritrarranno su due vetrate istoriate destinate ad ornare la chiesa di San Modesto.
E’ il frutto di un progetto, artistico educativo, realizzato in collaborazione dal carcere del capoluogo sannita e la Caritas diocesana.
Otto detenuti, guidati dall’esperta d’arte Titti D’Arenzio, realizzeranno due vetrate, dipinte utilizzando le tecniche Tiffany e a gran fuoco, che saranno posizionate in due incavature che si trovano ai lati della navata centrale della chiesa del rione Libertà.
“Il progetto – commenta Maria Luisa, Palma direttrice dell’istituto penitenziario sannita – assume una duplice valenza per i detenuti: spezza la routine quotidiana, attraverso la creazione artistica, – spiega la Palma – ma è anche un percorso formativo che offre una possibilità di riscatto individuale a tutti i detenuti”.
La chiesa di San Modesto, tuttavia, dispone di altre 12 vetrate. “L’obiettivo – dichiara don Nicola De Balsio – è quello di riuscire a realizzare tutte.