Generica
Scavi petroliferi nel Sannio, pochi sindaci rispondono alla chiamata di Aceto
Ascolta la lettura dell'articolo
Dei diciannove comuni e due Comunità montane, Fortore e Tammaro invitati, in pochissimi hanno risposto alla chiamata dell’assessore provinciale all’ambiente, Gianluca Aceto che aveva convocato i rappresentanti istituzionali per discutere della questione petrolio.
Una vicenda, quella riguardante l’autorizzazione da parte della Regione Campania a ricerche di idrocarburi nel Sannio venuta alla ribalta ormai qualche mese fa, grazie alla segnalazione del Comitato no Luminosa.
La Rocca dei Rettori che ha sempre dichiarato di non aver mai ricevuto comunicazione da Palazzo Santa Lucia ha avviato un’azione legale e l’incontro odierno con i sindaci dei comuni coinvolti avrebbe dovuto creare un fronte unico per affermare la contrarietà del territorio agli scavi petroliferi.
Nella sala consiliare della Provincia oltre ai primi cittadini di Reino e Circello e i delegati dei Comuni di Cerreto, Pesco Sannita, Pago Veiano e Campolattaro c’erano i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, il Codisam e il Comitato no Luminosa, e i componenti della prima Commissione consiliare. Tutti concordi nell’ esprimere parere contrario alle trivellazioni.
Molte le assenze però, che hanno fatto registrare non pochi malumori in particolare tra gli attivisti sanniti secondo i quali la difesa del territorio dovrebbe partire prima di tutto dai sindaci.
L’assessore, Gianluca Aceto ha ricordato che in particolare per due progetti denominati “Santa Croce” e “Nusco” l’iter autorizzativo si è già concluso con l’ok agli scavi, rimane invece ancora in sospeso il progetto che va sotto il nome di “Pietra Spaccata”.
E già domani Aceto sarà a Napoli per discutere di questioni ambientali, occasione propizia per portare all’attenzione dei vertici regionali anche il caso petrolio.