POLITICA
Pdl, Mazzoni: “Il congresso, se ancora lo vogliamo chiamare così, inizio di un’unità ancora da ritrovare”
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“Un’unità da ritrovare. Per ora c’è la formalizzazione di un’intesa per evitare frammentazioni in un momento di grande difficoltà. Berlusconi cammina sottobraccio con Bersani, qui invece Mazzoni, De Girolamo e Izzo camminano su marciapiedi distanti. Non è spiegabile ai cittadini”. Così l’europarlamentare Erminia Mazzoni alla domanda se l’unica candidatura dell’on Nunzia De Girolamo fosse il frutto di un’intesa recuperata.
Strappo ancora non ricucito all’interno del Pdl sannita. Le parole dell’on Erminia Mazzoni, a poche ore dal congresso provinciale, smentiscono la tesi che considera superate le divisioni del passato. I dissapori tra i pidiellini sanniti sono solo apparentemente assopiti, forse tra le braccia del coordinatore regionale Nitto Palma, che dopo la bufera tessere false, ha ritenuto fondamentale che almeno i congressi provinciali del partito si svolgessero con serenità. Una quiete frutto di una necessità. Un “noi” che il Pdl sannita ancora non riesce a pronunciare con serenità. “Il momento congressuale, se ancora lo vogliamo chiamare così,” ha dichiarato la Mazzoni ai nostri microfoni, “sarà un passaggio per scrivere la prima parola di un discorso di unità che deve ancora essere del tutto costruito”
Al congresso provinciale del Pdl, che si aprirà il pomeriggio di sabato 10 marzo all’Istituto Cattaneo, il partito sannita presenterà una sola lista capeggiata dalla parlamentare Nunzia De Girolamo. Poche possibilità di scelta per i tesserati sanniti, in pratica chiamati più a ratificare una decisione costruita nelle stanze della sede di via Flora che ad esprimere una preferenza. Un’occasione persa soprattutto dalla coordinatrice provinciale per affrancarsi ancora di più dalla qualifica di nominata. Intanto Erminia Mazzoni assicura che non farà mancare, malgrado la non candidatura, il suo contributo programmatico:
“Sto facendo sottoscrivere da una settimana un ordine del giorno, dove c’è una proposta organigrammatica, organizzativa e programmatica per il Pdl del Sannio. Mi auguro che l’on. De Girolamo voglia raccogliere le istanze che sono contenute in questo ordine del giorno, che secondo quei principi della vecchia scuola politica, nella quale sono stata educata, io ho presentato non con la mia sola firma e non presenterà direttamente sabato. Ho già raccolto oltre 150 firme, spero siano ancora di più. Per dimostrare che c’è qualcuno che realmente vuole partecipare e dire la sua.”
Alcuni punti dell’ordine del giorno dell’on. Mazzoni riguardano la ricostituzione del centro destra, “a partire non solo e soltanto dell’Udc, ma anche da quelle componenti che hanno contribuito al risultato elettorale che il Pdl ha raggiunto nel 2008, nel 2009, nel 2010.”
Non classificato il risultato del Pdl nelle elezioni amministrative del 2011. Almeno in città. Ricordiamo l’analisi post voto, proprio nella sede dell’europarlamentare, di un partito un po’ smarrito dopo la debacle alle amministrative a Benevento, che aprì una riflessione proprio sulla grave carenza della coalizione del Pdl: quella di non essere riuscita ad intercettare i consensi degli elettori di centro destra. E quelle liste, che esibivano il record di 61 candidati a voti zero, improvvisamente, divennero orfane di padre…o di madre.
La riorganizzazione auspicata dalla Mazzoni parte dalla base del partito, dai tesserati. Un partito capace di ascoltare. “Un partito che sia sempre sul territorio, ha concluso la Mazzoni, e sia in grado di parlare con un’unica voce e di comunicare, soprattutto, nelle sedi istutizionali e non attraversi mezzi esterni.”
Erika Farese