POLITICA
Benevento, la qualità della vita e l’effetto-rimbalzo
Ascolta la lettura dell'articolo
Nemmeno il tempo di passarli in rassegna, gli editoriali ed i giudizi e le valutazioni dei protagonisti stessi nelle varie conferenze stampa di fine d’anno, che il nuovo – di anno – ha inteso cominciare in perfetta continuità col 2011. Rendendo palese, con la conferma dell’altro grande quotidiano economico del Paese, Italia Oggi (con cui ha collaborato l’Università La Sapienza), quanto già impietosamente aveva sottoscritto Il Sole 24 Ore: la qualità della vita a Benevento e nel Sannio è roba della parte bassa della graduatoria delle province, sorta di ‘top ten’ rovesciata.
Anche in questo caso l’analisi dei singoli indicatori diventa materia per interpretare processi, raccogliere segnali o individuare piccole migliorie. Quel che conta è la graduatoria, nel suo insieme; conta la difficoltà ad assumere un respiro meno ‘provinciale’; conta l’evidente imbarazzo di una stabilità sostanziale della nostra vivibilità anche in presenza di differenti esperienze politiche di governo locale nel corso degli anni.
Manca, insomma, ancora – e appunto, dopo anni – un disegno complessivo di città e provincia, che fondi magari su pochi tratti ma distinguibili: il benessere urbano o l’ambiente o la macchina amministrativa o il turismo o lo sport o la cultura… Basta scegliere, darsi un indirizzo in ossequio al bene pubblico. Anche se è proprio questo l’elemento difficile da conciliare, nelle scelte, per via di una politica (tutta) sempre più invasiva ed autoreferenziale, quindi incapace di esprimere potenzialità, se non addirittura fonte di soffocamento. Eppure, si potrebbe sfruttare quantomeno l’effetto-rimbalzo: toccare il fondo non vuol dire per forza continuare a scavare.