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POLITICA

‘Fausto Pepe, un ignavo quando conviene’

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Il coordinatore provinciale Slai Cobas Gabriele Corona ha spedito una lettera al Sindaco di Benevento Fausto Pepe. Al centro del "rimprovero" le strane forme di assenza del primo cittadino con cui agisce. Di seguito il testo della missiva.

"Signor sindaco,
se Lei fosse vissuto nel 1300, Dante Alighieri avrebbe modificato leggermente il 3° canto dell’Inferno per prevedere la sezione “Ignavi quando conviene” dove l’avrebbe certamente collocata in posizione prevalente.
Il suo modo di amministrare è infatti caratterizzato da quelle strane forme di “assenza”con le quali tenta di nascondere, in modo maldestro, le sue responsabilità facendo finta di non sapere o di non essere stato informato.

Chi non la conosce dinanzi a tali comportamenti, potrebbe davvero pensare che Lei è capitato per caso a palazzo Mosti, che è un sindaco per finta, ma noi siamo invece convinti che lei non ha il coraggio di assumere direttamente la responsabilità di certe scelte ed allora lascia il “lavoro sporco” ad altri.

Succede così, ad esempio, per la gestione del Personale. Lei, dopo l’esperienza di Cosimo Lepore che si è occupato solo di concorsi e della Dotazione Organica per precostituire incarichi, non ha delegato alcun altro assessore a curare tale materia. Poteva essere comunque un segno di considerazione per i dipendenti comunali in questo difficile momento per la città, ed invece questa scelta le ha solo consentito di assegnare al Dirigente del Settore Finanze, Andrea Lanzalone, nominato anche Dirigente al Personale, Dirigente all’Ambiente Traffico e Patrimonio, vice Segretario Generale e presidente della Delegazione Sindacale di parte pubblica, il potere assoluto di decidere a piacimento sulla organizzazione del lavoro, i concorsi, la carriera dei dipendenti, le indennità, i premi incentivanti.
I risultati disastrosi di tale gestione, vedi ad esempio i Concorsi interni che hanno determinato polemiche velenose e ricorsi, avrebbero dovuto convincerla a cambiare atteggiamento ed invece Lei ha consentito al super dirigente di gestire anche i trasferimenti con la logica della “rottamazione”, cioè senza alcuna finalità produttiva, ma solo per allontanare dipendenti sgraditi ai propri dirigenti. Le abbiamo chiesto su questo argomento un incontro urgente che

Lei ha promesso, ma non ha mai convocato lasciando che Lanzalone trattasse la questione prima accettando la Concertazione e poi negandola, con un comportamento assolutamente antisindacale, che ovviamente non viene denunciato da CGIL, CISL e UIL che hanno chiesti l’incontro ma poi non si sono presentate per non disturbare il manovratore tanto i loro sindacalisti sono capaci di mantenere rapporti di convergenza con Lanzalone.

Ad altri, invece, come accaduto ad un nostro dirigente, si staccano provocatoriamente i manifesti dello sciopero e poi si avvia il provvedimento disciplinare. Neppure di questo si lamentano i sindacati confederali, soprattutto la CGIL che quello sciopero avevano proclamato.

Sindaco, Lei è stato capace di far finta di essere distratto anche dinanzi allo scandalo dei Concorsi per due Dirigenti amministrativi che ha procurato altri esposti e denunce, oppure dinanzi all’annullamento della Determina con la quale è stato liquidato il premio incentivante ai dirigenti che il dottore Lanzalone ritiene non debba essere a noi consegnata e per questo chiede ad altri dirigenti di firmare apposite dichiarazioni in tal senso. (Tempo sprecato perché a giorni quella misteriosa Determina sarà da noi pubblicata e si capirà perché tanta segretezza su un atto pubblico).
Lei si è svegliato dal torpore solo quando la Provincia non ha autorizzato a scavalco il Dirigente al Settore Legale che non avete voluto assumere con regolare concorso.

Questo suo modo di fare e il conseguente strapotere di Lanzalone, che ora vorrebbe anche decidere come dovremmo utilizzare le 18 (diciotto) ore annue di permesso sindacale, sono per noi intollerabili e pertanto le annuncio che finché Lei farà “l’ignavo quando le conviene” noi non parteciperemo alla farsa della trattativa sindacale per non legittimare questo modo di amministrare e gestire la “macchina comunale”con comportamenti che certamente non determinano maggiore produttività ma solo abusi".

 

 

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