POLITICA
Cimitile: “Salva Sant’Arcangelo, ma continuano i flussi allo Stir di Casalduni”
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Caldoro ha firmato ancora. Altri cinque giorni di conferimenti straordinari dei rifiuti di Napoli fuori provincia. Gli attesi accordi del Governatore con le altre regioni previsti per mercoledì e giovedì, non si sono concretizzati.
La notizia è arrivata nella tarda serata di ieri, ma le prime avvisaglie della nuova, sempre meno straordinaria ordinanza, si intravedevano già nelle dichiarazioni dell’assessore Romano rilasciate al Giffoni Festival, dove annunciava, come unica soluzione, continuare gli sversamenti fuori provincia. Ma questa volta la discarica di Sant’Arcangelo non è coinvolta direttamente. L’ordinanza di Caldoro per Benevento stabilisce solo che continueranno i flussi dei rifiuti di Napoli, che in base a quanto stabilito nel corso di una riunione tra il Governatore e la Provincia il 22 giugno, dovevano aver fine proprio oggi. Ancora una volta però un ennesimo accordo non è stato rispettato.
“Solo sollevato per la discarica di Sant’Arcangelo”, ha dichiarato il presidente Cimitile, “ma queste ordinanze sono sempre più una farsa. Non escludo di ricorrere al Tar contro quest’ultima ordinanza, che di fatto viola i patti assunti per Casalduni”.
In questa emergenza ormai ordinaria, anche la straordinarietà è diventata la normalità. Se Sant’Arcangelo non viene gravata direttamente, i tir napoletani non sversano in discarica, il passaggio dei rifiuti dallo stir di Casalduni non è cosa di poco peso per Benevento. Già negli scorsi mesi lo stir era quasi saturo. Inoltre questi rifiuti, seppur trattati, confluiscono sempre nella discarica di contrada Nocecchie.
Nella nostra intervista al Presidente della Provincia Cimitile tutti i dettagli sulle conseguenze per il Sannio di questa Ordinanza bis di Caldoro.
Erika Farese