CRONACA
Nessuna sospensiva, il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Provincia di Benevento
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Le dimissioni di Luigi Diego Perifano dalla carica di amministratore delegato della Samte, la società partecipata dalla Provincia di Benevento e destinata al servizio di gestione integrata dei rifiuti, segnano il culmine di una ‘calda’ giornata vissuta sul filo della tensione, sul fronte rifiuti e conseguente emergenza. Che si profilerebbe, stando alle parole dei principali attori del settore, qui nel Sannio (e non v’è motivo alcuno per dubitarne), appunto anche per le nostre zone, dovessero susseguirsi gli sversamenti partenopei.
La crisi, per il momento, è tutta istituzionale ed il tappo fatto saltare da Perifano (a proposito: chapeau, c’è ancora chi ha la dignità di dimettersi per l’affermazione di un principio) ha fatto un botto fragoroso, perché ha impietosamente denudato il re, quello della subalternità conclamata del territorio sannita. Una valutazione, questa, che non vuole favorire l’uso e l’abuso di termini sciovinisti e/o nazionalpopolari, ma segnalare solo uno scarso rispetto per chi cerca di seguire un percorso virtuoso fondato sull’autosufficienza che non ha crismi di particolare inaccessibilità e che pertanto è alla portata di tutti, anche di chi lo disattende e ne fa pesare le conseguenze ad altri. Ed il silenzio fragooso degli alleati politici locali di Caldoro (Colasanto e De Girolamo, in primis) aumenta lo scollamento fra politica e opinione pubblica.
Non aiutano del tutto le pronunce giudiziarie, inoltre. Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi presentati dalle Province di Benevento, Caserta e Avellino contro l’ordinanza del presidente della Regione Caldoro, firmata lo scorso venerdì. Il Tribunale amministrativo ha confermato allora la validità del dispositivo fino a dopodomani, mercoledì, mentre le tre Province chiedevano la sospensiva del dispositivo che dispone gli sversamenti nelle discariche di Sant’Arcangelo Trimonte, Savignano Irpino e San Tammaro.
“La sentenza ci conforta: con la giornata di mercoledì dovranno terminare gli sversamenti dei rifiuti di Napoli nella discarica di San Tammaro”, ha dichiarato – nonostante tutto – il presidente della provincia di Caserta, Domenico Zinzi. “Con questa decisione il Tar Lazio ha chiarito il carattere di eccezionalità del provvedimento adottato dalla Regione, che proprio per questa ragione non potrà in alcun modo essere prorogato”.
Ma il dubbio non può che rodere: l’eccezionalità è davvero irripetibile? Se fra qualche giorno, per esempio, venisse meno la disponibilità di altre regioni ad ospitare le vagonate d’immondizia campane, siamo davvero al riparo da un altro provvedimento-tampone che fonda appunto sull’eccezionalità della situazione per come è vissuta in quel momento la sua ragion d’essere?